Il lutto nella Bibliografia curata dalla Dott.ssa Katia Scabello Garbin.

La tematizzazione della morte, della perdita, del distacco può trovare molteplici percorsi di analisi, attraversando differenti discipline e saperi. Fra questi, la letteratura, la narrazione di storie e racconti, permette di condurre la riflessione oltre il testo originale, offrendo percorsi elaborativi, meditativi ed interpretativi inediti. Nel suo essere testimonianza ed invenzione, nel suo sollecitare un’interpretazione e una ricerca di significato, la letteratura in generale, e la letteratura per l’infanzia nello specifico, fornisce un contributo immancabile alla costruzione di senso, nei modi propri e specifici di invitare il lettore a partecipare ad un viaggio in cui non rimanere semplice passeggero, ma protagonista, interprete e cocostruttore del testo narrato, letto, ascoltato.
Se la morte è inevitabile ed ineludibile, il racconto si propone come percorso anticipatorio, capace di aprire una riflessione, di stimolare un pensiero, di incoraggiare una risposta adeguata, di offrire un terreno di fertile condivisione delle emozioni e dei sentimenti che si accompagnano all’incontro con le molteplici e differenti morti che costellano la vita di ogni individuo.

Chi è Katia Scabello Garbin.

Katia Scabello Garbin è educatrice e formatrice, laureatasi presso l’Università degli Studi di Padova con la tesi: Narrare l’inenarrabile. La letteratura giovanile incontra il “memento mori”: provocazione per una riflessione pedagogica. Si occupa di pedagogia della lettura e di promozione del piacere di leggere. Gli ambiti di ricerca e formazione spaziano dalla letteratura per l’infanzia, alla Death Education. È cultrice per la materia: “letteratura per l’infanzia e memento mori”. Svolge attività laboratoriali sull’educazione al piacere di leggere nel corso di laurea in Scienze dell’Educazione dell’ateneo patavino e attività di docenza in corsi universitari di formazione post lauream. Per il programma nazionale Nati per Leggere è formatrice e promotrice presso biblioteche e servizi per l’infanzia: cura seminari e incontri di formazione per educatori, bibliotecari e genitori, nonché letture ad alta voce con bambine e bambini 0-6 anni.

Bibliografia:

Dove vanno i dudù quando muoiono? Testo di Laurence Salaün, illustrazioni di Gilles Rapaport, I mini fumetti della Ciopi, Logos edizioni, 2023. (tipologia lutto: provocazioni)

Dove vanno i dudù quando muoiono? Si può scherzare sulla morte propria o dei propri cari? Certamente lo può fare un simpatico ed esilarante libro, di Laurence Salaün e Gilles Rapaport, pubblicato in Italia per i tipi di Logos edizioni – Collana I mini fumetti della Ciopi – dal titolo: Dove vanno i dudù quando muoiono? 

Sbirciare tra i libri. A cura della Dott.ssa Katia Scabello Garbin

Il racconto si snoda nel dialogo giocoso, ma estremamente serio per i protagonisti, fra una bambina e il suo dudù (dal francese doudou, ossia quegli oggetti, come coperte, orsacchiotti, succhietti, etc. che fungono da oggetti transizionali). Il dudù del racconto, un vispo e intraprendente maialino rosa che risponde al nome di Dottore, pone domande, risponde alle battute della sua padroncina (rispettando pienamente il pensiero animista dei bambini e delle bambine), permettendo di aprire il confronto su più tematiche, come solitamente capita negli scambi dialogici. Ciò che appare chiaro, agli occhi dell’adulto, è come, a fronte di semplici domande e risposte, si possano intravvedere pensieri e riflessioni più profonde che sono già ben presenti nell’infanzia. 

Non un singolare libro sulla morte, dunque, ma sui tanti pensieri che abitano la mente dei più piccoli, in cui fa capolino anche la morte: dei dudù, dei nonni, dei genitori, di se stessi. Pensieri in evoluzione, calati nella realtà vissuta o solo immaginata. Il racconto si presta ad una lettura con bambini e bambine piccoli, già dai 4 anni di età, se abituati a frequentare i libri e le letture e a lasciarsi coinvolgere nel gioco della narrazione. 

La lettura condivisa provocherà reazioni diverse: ai grandi strapperà delle risate, mentre i piccoli, il cui pensiero ironico è ancora in via di sviluppo, potranno riconoscersi nello stile di ragionamento, nelle considerazioni, nelle reazioni. 

La casetta sul faggio, J. Wilkoń, Bohem press, Zurigo 2002, albo illustrato (tip. lutto: compagna, dai 6 anni)

La casetta sul faggio: Da un nido su un faggio si leva il bellissimo canto di un tordo. Un’uccellina ne è affascinata e si avvicina al nido. Nascerà una storia d’amore in cui vedremo i due protagonisti viaggiare in tanti paesi sconosciuti, avere un bebè, costruire un enorme nido nella Valle Fiorita, ricevere gli amici e fare molte feste.

Non ti dimenticheremo mai papà, M. Herbold, Nord-Sud Edizioni, Zurigo 2002, albo illustrato (tip. lutto: padre, dagli 11 anni)

Sentimento, C. Norac, R. Dautremer, Kite edizioni, Campodoro (Pd) 2006, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 9 anni).

Sentimento è una marionetta dotata di parola grazie al dono del suo creatore. Purtroppo però lei ha preso vita prima di essere ultimata e il suo creatore per questo, trovandola inquietante, le ha donato solamente una sciarpa per proteggersi dal freddo e l’ha scacciata via. La marionetta non manca certo di cuore e sceglie di partire per incontrare gli altri. Una favola poetica e metaforica sul rapporto ambivalente, fatto di luci ed ombre, che abbiamo con le nostre emozioni e il significato e il valore dei nostri sentimenti.

…e dopo mille?, A. Bley, Motta junior, Milano 2005, albo illustrato (tip. lutto: amico/vecchiaia, dai 9 anni).

…e dopo mille? Lisa può chiedere tutto ciò che vuole al suo amico Ettore, perché lui ha una grande esperienza e conosce benissimo il principio la fine di ogni cosa. Per esempio, Ettore sa che dai semi più piccoli nascono piante alte e forti, che l’erba della composta si trasforma in terra fertile e in che modo le api producono il miele. Ma un giorno Ettore non esce più in giardino, è ammalato e Lisa dovrà dirgli addio. Un poetico racconto illustrato sull’affetto profondo che lega due amici e che darà conforto a tutti coloro che hanno perduto una persona cara.

Dove vanno le nuvole, A. Ossorio, A. Ferraro, Anicia, Roma 2006, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dai 6 anni)

Dove vanno le nuvole. Una nuvola osserva il mondo dall’alto, ne è affascinata. Tutto laggiù è movimento, respiro, colore e suono. Una mamma e un bambino mentre osservano il cielo sono presi dal divertimento e dalla curiosità e liberano la loro fantasia nel dialogo. “Mamma, dove vanno i palloni che volano via?” “A tenere compagnia alle nuvole” “E le nuvole? Dove vanno, le nuvole?” Dall’alto, sempre più piccola e leggera, la nuvola lentamente si trasforma, ascolta il dialogo e scopre la bellezza del mondo.

Lisa, di quale viaggio parli?, R. Schindler, S. Jucker, Edizioni Arka, Milano 1994, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 9 anni)

Soledad e la nonna, B. Müller, Nord-Sud Edizioni, Zurigo 2004, albo illustrato (tip. lutto: nonna, dai 4 anni)

Soledad e la nonna. Soledad è molto triste: la nonna è morta da poco. La mamma e il papà le spiegano che l’anima non muore mai, ma allora dove sarà andata l’anima della nonna? E starà bene, lì dov’è ora?

La nonna in cielo, A. Lavatelli, D. Pintor, Edizioni Lapis, Roma 2008, albo illustrato (tip. lutto: nonna, dai 5 anni)

La nonna in cielo. Un libro dedicato al legame che non conosce confini tra una nonna e la sua nipotina. Quando la nonna vola in cielo, Emma decide di salire in sella alla sua bicicletta e di andarla a cercare lassù. Dovrà guardare bene oltre l’orizzonte, tra una nuvola leggera e uno spicchio di sole, là dove tutto è possibile… 

Sono contento di te!, I. Hermann, C. S. Vendrell, Jaca Book, Milano 1999, albo illustrato (tip. lutto: padre, dai 6 anni)

Sono contento di te! Non sempre il mondo dei bambini può essere di allegria, di giochi sereni, di fiabe, di avventure. Il dolore purtroppo vi entra in modo inaspettato. Questa è la storia di Pietro, un bimbo, che pur a partire da una grande sofferenza torna a gustare le cose della vita.

Il giardino, G. Maag, I. Bedino, Edizioni Lapis, Roma 2004, albo illustrato (tip. lutto: padre, dagli 8 anni)

Il giardino. Valentina ha una vita bella, piena, con due genitori che le vogliono bene. Dietro la casa c’è il suo giardino, dove passa il suo tempo assieme al papà. Un brutto giorno, il padre di Valentina non tornerà più a casa: lo stupore, poi la disperazione e infine la rabbia e l’ira. Poi, quando ormai tutto sembra perduto, qualcosa succede allo steccato che circonda il giardino, invalicabile simbolo della chiusura dal mondo: come per magia diventa metafora del tempo che passa e che guarisce le ferite.

Il mio maialino Amarillo, S. Ichikawa, Babalibri, Milano 2002, albo illustrato (tip. lutto: animale, dai 6 anni)

Il mio maialino Amarillo. Pablito è un bambino del Guatemala. Un giorno il nonno gli regala un maialino giallo. Amarillo diventa l’amico del cuore, il compagno di gioco e di avventure. Ma un giorno scompare. Grazie a un antico rituale Pablito ritroverà il sorriso.

Il lupo rosso, F. K. Waechter, Babalibri, Babalibri 2007, albo illustrato (tip. lutto: animale, dagli 8 anni)

Il lupo rosso. Sperduto in pieno inverno, al limite della foresta ghiacciata, un cucciolo di cane viene raccolto dai lupi. Cresce con i lupacchiotti, difende tenacemente il suo posto e diventa un lupo rispettato da tutto il branco. Tuttavia, un giorno, ritroverà il mondo degli uomini…

C’era una volta il nonno, E. Nava, E. Baboni, Sinnos, Roma 2007, albo illustrato (tip. lutto: nonno, dagli 8 anni)

C’era una volta il nonno. Ieri è morto il nonno: io e mio cugino gli abbiamo regalato cuori di carta, paroline in rima e tanti fiori, che abbiamo sparso sul suo petto. Abbiamo anche riso, perché il nonno era disteso, vestito con un bell’abito elegante, e avevamo paura che da un momento all’altro aprisse gli occhi per spaventarci.

Un paradiso per il piccolo Orso, D. Verroen, W. Erlbruch, edizioni e/o, Roma 2005, albo illustrato (tip. lutto: nonno, dai 4 anni)

Un paradiso per il piccolo Orso. E’ la storia di un piccolo orso alla ricerca del paradiso per ritrovare i genitori morti. Ancora una volta Erlbruch affronta con grande leggerezza, e splendide illustrazioni, un tema profondo e delicato come quello della morte.

Una stagione per ogni cosa, J. Daly, Edizioni Lapis, Roma 2008, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dai 5 anni)

Una stagione per ogni cosa. Uno dei brani più affascinanti dell’Antico Testamento prende vita grazie ad alcune delicatissime illustrazioni. Un albo illustrato per scoprire che miracolo dell’esistenza è un orologio che scandisce, sotto un cielo di stelle, lo scorrere della vita.

Una mamma come il vento, A. Bertron, V. Theinhardt, Motta junior, Milano 2001, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 5 anni)

L’anatra, la morte e il tulipano, W. Erlbruch, Edizioni E/O, Roma 2007, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dai 6 anni)

L’anatra, la morte e il tulipano. Già da molto tempo l’anatra aveva come un presentimento. «Chi sei? E perché mi strisci alle spalle di soppiatto?». «Bene, finalmente ti accorgi di me» disse la morte. «Sono la morte». L’anatra si spaventò. Non la si può certo rimproverare per questo. «E adesso vieni a prendermi?».

Il viaggio sul fiume, A. Beuscher, C. Haas, Jaca Book, Milano 2002, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 5 anni)

Il viaggio sul fiume. Personaggi con fattezze di animaletti, amici per la pelle, affrontano un evento imprevisto che riguarda uno di loro: un viaggio sul fiume. Disorientati, sono soccorsi da un episodio sorprendente.

Io aspetto…, D. Calì, S. Bloch, EL, S. Dorligo della Valle 2006, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dai 6 anni)

Io aspetto… La vita raccontata attraverso i suoi appuntamenti, i momenti che la definiscono e le danno significato: l’infanzia e la sua ingenuità, l’amore e la sua passione, la maturità e la sua saggezza. L’attesa come metafora di una quotidianità che aspetta la sua elevazione.
Una parabola scritta con poche parole e illustrata con semplici tratti sul mistero del tempo che scorre facendoci aspettare che la magia ritorni nella nostra vita.

La palla perduta, M. Bernardi, V. Vinci, Fabbri Editori, Milano 2007, albo illustrato (tip. lutto: nonno, dai 5 anni)

Il mare del cielo, C. Zanotti, C. Cerretti, Collana Le Parole per dirlo, Edizioni San Paolo, 2017, albo illustrato (tip. lutto: padre, dai 5 anni)

Il mare del cielo. Il pesciolino Lino vive con la sua famiglia nel mare d’acqua , ma è molto interessato al mare del cielo dove, gli ha raccontato il suo papà , sono andati a nuotare molti pesci. La mamma gli ha spiegato che ogni creatura ha un tempo felice da passare nel mare d’acqua e uno ancor più lungo e felice da passare nel mare del cielo. Non è però facile arrivarci, bisogna aspettare una chiamata.

Una breve presentazione di Mariateresa Zattoni sottolinea gli spunti offerti dall’autrice per affrontare il tema della morte.

Le tavole intense e divertenti di Cristiana Cerretti alleggeriscono l’argomento trattato, consentendo al bambino di posare lo sguardo su personaggi teneri e buffi che gli parlano di una realtà  difficile nella quale non è tenuto a identificarsi, ma che esiste e con la quale, in ogni modo, deve fare i conti.

Milly, Molly e il fiore di Giulio, G. Pittar, C. Morrell, EDT, Torino 2005, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 7 anni)

Milly, Molly e il fiore di Giulio. Una sorpresa inattesa aiuta Milly e Molly a superare il dolore per la perdita di un amico. Le storie di Milly e Molly raccontano in modo vivace e accattivante i grandi temi che aiutano a crescere in modo responsabile e nel rispetto degli altri.
In questa storia il tema è: preoccuparsi per gli altri e affrontare il dolore.

Un giorno, A. Mcghee, P. H. Reynolds, Ape junior, Adriano Salani Editore, Milano 2007, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, adolescenti)

Un giorno. La storia della vita – di ogni vita – dalle prime gioie date da un figlio al giorno, giusto ma doloroso, in cui se ne va di casa. Una storia semplice e universale, riccamente illustrata e adatta anche alle mamme.

Elefante + elefante, H. Heine, Salani Editore, Milano 2003, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dai 7 anni)

Elefante + elefante. Un elefante si bea della sua bella e tonda pallotta di cacca giornaliera. Un giorno, senza preavviso, se ne presentano due. L’elefante continua a farne due finché, allo scoccare del terzo anno di vita, le pallotte diventano tre. Al quarto compleanno diventano quattro e così via fino al cinquantesimo. La montagna delle pallotte è davvero impressionante. Adesso l’elefante può persino contare quante pallotte ha prodotto in mezzo secolo. Al compimento dei cento anni l’elefante ha prodotto un’altra considerevole quantità di pallotte. Se sottrae la seconda alla prima il risultato è zero. Adesso non fa più pallotte e questo lo preoccupa molto. Forse la sua vita è giunta al termine?

La carezza della farfalla, C. Voltz, Edizioni Arka, Milano 2005, albo illustrato (tip. lutto: nonna, dai 4 anni)

La carezza della farfalla. Un nonno coltiva il giardino con il nipote. Qui, dei ravanelli e là, un ciliegio… per dopo. Evocano la mamma che non c’è più.

Ma dov’è? Lassù, volando tra le nuvole? Oppure lì, sottoterra, con i vermi? Dai! Probabilmente non è lontana dai fiori del suo giardino…

Un libro sull’assenza…

La stellina, A. Rauch, La Biblioteca, Firenze 2004, albo illustrato (tip. lutto: nonna, dai 3 anni)

La città, A. Greder, Orecchio Acerbo Editore, Roma 2009, albo illustrato (tip. lutto: madre, adolescenti)

La città. “Tempo fa c’era, in una terra lontana, una grande città dove il cielo era sempre grigio e l’inverno, a volte, durava tre anni. Lì viveva una donna. Aveva un bambino. Un figlio. Il più bel figlio che una madre potesse desiderare. La donna lo amava molto.” Poi venne la guerra, e con la guerra la morte del padre. L’amore per il figlio, dolce e tenero, divenne più forte e saldo. E protettivo. “Lasciò la sua casa e la città, alla ricerca di un posto in cui suo figlio sarebbe stato al sicuro, e in cui nulla avrebbe potuto ferirlo.” E così si rifugiarono in un luogo sperduto, senza strade né ponti per raggiungerlo. “Lei decise di fermarsi lì. Si costruì una casa, e lì visse con il figlio, prendendosi cura di lui e badando che non gli mancasse nulla.” Passarono gli anni. Rari, rarissimi gli ospiti, viandanti che avevano smarrito la via per la città. “Porterai anche me, un giorno, nella città?” chiese il figlio. “Lei si limitò ad abbracciarlo forte. Ma da quel giorno lo amo più che mai.” “Fino a quando, una notte senza luna, lei morì”. E fu allora che arrivarono i lupi… Una favola per i figli e per le madri. Per raccontare con coraggio, la fatica e il dolore che costa crescere e, soprattutto, lasciar crescere.

A livella di Antonio de Curtis, A. Ossorio, M. Auriemma, Paramica, Milano 2008, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dai 9 anni)

Sarah e le balene, E. Medina Reyes, S. Mulazzani, orecchio acerbo, Roma 2003, albo illustrato (tip. lutto: vecchiaia, dai 7 anni)

Sarah e le balene. Sarah è anziana. Molto anziana. Vivere ancora a lungo non le interessa. Ad agosto però vuole assolutamente arrivarci. Tornano le balene. Eccole, fanno mille capriole per lei e per il piccolo Harry. Ma poi se ne vanno, e Sarah intristisce. Nei suoi occhi Harry scopre la causa di quella tristezza. Non è la paura di morire? Una storia, delicata e struggente, sulla morte. Raccontata con compassione e rigore etico.

Marco. Quando muore un amico, S. Jeffs, J.Thomas, Elledici, Torino 2005, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 5 anni)

Marco. Quando muore un amico. L’amico di Marco è morto. Un’auto è venuto a portarlo via, poi è stato sepolto. Che cosa è accaduto? Dov’è andato l’amico di Marco? Questa storia delicata, vista dalla prospettiva di un bambino, parla del dolore e del senso di vuoto conseguente alla perdita di una persona cara, della tristezza e dell’accettazione della morte e della sepoltura. Spiega non solo che cosa accade al corpo di una persona defunta, ma parla anche del posto felice e sicuro che attende tutti quelli che ripongono la loro fede in Dio. Il libro è illustrato da delicati disegni.

Lassù, In Paradiso, E. Chichester Clark, AER Edizioni, Bolzano 2003, albo illustrato (tip. lutto: animale, dai 5 anni)

Lassù, In Paradiso. Daisy è affezionata ad Arturo, ma non può restare ancora a lungo con lui, perché è ormai vecchia e stanca. Quando un giorno si sveglia in Paradiso può correre e giocare come era solita fare e si sente nuovamente giovane. Solo una cosa non va: sa che Arturo sente molto la sua mancanza. Come fargli sapere che lei è felice? E come convincerlo ad accogliere un nuovo cucciolo?

Il cerchio della vita, K. Meinderts – H. Jekkers – P. Grobler, Lemniscaat, Cornaredo (MI) 2009, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dai 6 anni)

Il cerchio della vita. Una storia in cui gli animali sono protagonisti e inizia come una fiaba: C’era una volta un re di grande blasone che aveva una nemica: Morte era il suo nome. Se almeno una volta ti sei detto che sarebbe bello non morire mai devi proprio leggerlo. Anche soffermarsi a guardare le illustrazioni è molto divertente perchè gli animali protagonisti fanno proprio delle cose strane.

Pareva un gioco, A. Papini, Edizioni Lapis, Roma 2002, albo illustrato (tip. lutto: guerra, dagli 8 anni)

Pareva un gioco. Fanno vedere ancora una volta le torri che cadono. Pare un gioco.
Da quando vedo la guerra alla tele ho bisogno di sfogare coi colori la tristezza.
Disegno le torri con l’aereo che scoppia, poi le bombe che cadono e le donne velate che scappano. Non ci sono mai colori per la guerra.

La cronaca vera dell’evento più sconvolgente degli ultimi anni, l’attentato alle torri gemelle, passa attraverso lo sguardo vivido e allo stesso tempo sognante dell’infanzia. La bambina protagonista narra la violenza del mondo adulto filtrata dai fatti, piccoli, dell’esperienza infantile di ogni giorno. La memoria e il gioco sono l’unico modo per un ritorno alla normalità. Un libro che niente vuol spiegare, ma che rappresenta una testimonianza e allo stesso tempo un modo per dialogare con i bambini sul dramma della guerra.

Beniamino, E. Nijssen, E. Van Lindenhuizen, Clavis, Cornaredo (MI) 2009, albo illustrato (tip. lutto: bambino, dai 4 anni)

Beniamino. Jacopo ha un fratellino. È nato da pochi giorni e si chiama Beniamino. Purtroppo il dottore scopre che Beniamino è molto malato. Nessuno può fare niente per aiutarlo. Un racconto sereno che affronta il tema della morte di un fratellino.

Lunedì, A. Herbauts, i lapislazzuli, Edizioni Lapis, Roma 2022, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dai 5 anni)

Lunedì. Un delicato albo illustrato, dedicato ai giorni della settimana e alle stagioni, per dare un nuovo significato allo scorrere del tempo.

Lunedì ha la testa tonda come la luna e una casa bianca come la neve. La sua vita è fatta di cose semplici: di tazze di tè, di musica e soprattutto dei suoi amici speciali… Ieri e Domani.

In compagnia i giorni passano in fretta, rincorrendo le stagioni: giri una pagina e arriva la Primavera, ne giri un’altra… ed ecco l’Estate. Un soffio di vento ed è già Autunno, silenzio e freddo e giunge l’Inverno. La narrazione ora rallenta: per effetto di una tempesta di neve, sembra che tutto si cristallizzi e si fermi.

Quando la tormenta porta via la casa di Lunedì, il personaggio inizia lentamente a svanire sotto la neve. A questo punto le parole si arrotolano e si nascondono, per non farsi trovare. Il lettore non vede più Lunedì, ma comincia a “intuirlo” toccando i rilievi sulle pagine goffrate.

Un piccolo mondo di carta dall’atmosfera poetica e ovattata, capace di regalare un’esperienza sensoriale oltre che un originalissimo momento di lettura.

Rosa Bianca, R. Innocenti, La Margherita Edizioni, Cornaredo (MI) 2008, albo illustrato (tip. lutto: bambino/guerra, dagli 8 anni)

Rosa Bianca. Questo libro è stato pensato per iniziare i giovani lettori alla conoscenza della storia contemporanea, per unire nella lettura adulti e bambini e per suscitare risposte alle tante domande che questi ultimi pongono e che, spesso, educatori, genitori, insegnanti e nonni non sanno dare oppure preferiscono eludere. La storia si svolge nell’inverno 1944-45 nella parte orientale della Germania. La bambina è un personaggio di fantasia e il suo nome è stato scelto in quanto evoca la Rosa Bianca, un gruppo di studenti che si opposero in modo non violento al regime della Germania nazista. Essi avevano capito ciò che altri volevano ignorare. Furono uccisi tutti per volere dei giudici ordinari di Monaco. 

“In mezzo alla radura una barriera di filo spinato era tesa davanti a lei. Un ronzio incessante faceva pensare che fosse percorsa dalla corrente elettrica. Dietro questa barriera c’erano molti bambini, immobili, come impietriti. Rosa Bianca non conosceva nessuno di loro. Erano tutti molto pallidi.”

“Attraverso il bosco il percorso era più breve, e poi era più prudente non lasciare impronte sulla strada. Dentro la loro prigione di filo spinato, i bambini delle baracche erano sempre meno numerosi, sempre più magri e pallidi. Non erano coperti abbastanza per affrontare un inverno così lungo e freddo.”

“Afferrò il bambino per il colletto e fermò la sua corsa. Lo trattenne con forza, riconsegnandolo ai suoi soldati che lo ringraziarono. Il Borgomastro rispose con un sorriso compiaciuto e un’occhiata di rimprovero.”

La Storia di Erika, R. Vander Zee, R. Innocenti, La Margherita Edizioni, Cornaredo (MI) 2016, albo illustrato (tip. lutto: Shoah, dagli 8 anni)

La Storia di Erika. Dal 1933 al 1945 sei milioni di Ebrei, della mia gente, furono sterminati. Fucilati, lasciati morire di fame, gassati, bruciati nei forni. Io no. Io sono nata intorno al 1944. Non so esattamente quando. Non so neanche il vero nome. Non so da dove vengo, non so se avevo fratelli o sorelle. L’unica cosa che so, è che avevo solo pochi mesi, quando fui strappata all’Olocausto.

“Dal 1933 al 1945 sei milioni di Ebrei, della mia gente, furono sterminati. Fucilati, lasciati morire di fame, gassati, bruciati nei forni. Io no. Io sono nata intorno al 1944. Non so esattamente quando. Non so neanche il mio vero nome. Non so da dove vengo. Non so se avevo fratelli o sorelle. L’unica cosa che so è che avevo solo pochi mesi quando fui strappata all’Olocausto”.

Il treno si fermava ad ogni villaggio, per far salire altra gente. Poi riprendeva la sua corsa, attraverso una campagna dolce e quieta, ignara dell’orrore che la stava violando. Quanti giorni durò il viaggio?

“Poi arrivò l’ordine di evacuazione. Non dovevano vedere l’ora di poter finalmente lasciare quel quartiere soffocato dal filo spinato, di fuggire dal tifo, dalla sporcizia, dalla fame. Ma avevano idea di dove sarebbero finiti? Con quali menzogne li convinsero a partire!”

L’ultimo canto, P. Albo, M. A. Díez, Logos, Modena 2010, albo illustrato (tip. lutto: padre, dai 6 anni)

L’ultimo canto. Tutte le mattine il gallo Filiberto sale sul campanile e, con il suo “O sole mio…”, dà la sveglia agli abitanti del villaggio. Nulla cambia per lunghi anni, così tanti da credere che tutto continuerà allo stesso modo per sempre. Ma con il tempo il gallo si fa anziano e, una notte, chiude gli occhi per non svegliarsi più. La morte è un concetto difficile da comprendere per i più piccoli e da spiegare per gli adulti; L’ultimo canto la affronta in modo naturale, esplorando tutte le fasi affettive che si sperimentano dopo una perdita – il lutto, l’accettazione e finalmente il ricordo – senza perdere la tensione narrativa né l’emozione. Ma l’albo non si limita ad avvicinare i più piccoli alla normalità del fenomeno della morte e a insegnare loro a valorizzare la vita; la storia evidenzia anche, simbolicamente, l’importanza della trasmissione delle conoscenze, vista come un elemento chiave del processo di maturazione e crescita emotiva. Questi concetti e valori vengono rinforzati dalle interessanti prospettive e composizioni pittoriche di Miguel Ángel Díez, che per questo albo ha creato personaggi elaborati con connotati antropomorfi.

Io e Niente, K. Crowther, Almayer Edizioni, Almayer 2010, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 6 anni)

Io e Niente. Lilà ha perso la mamma e si crea un amico immaginario per affrontare il lutto. Con il suo stile inconfondibile, Kitty Crowther ci racconta una storia di straordinaria intensità, fatta di un amore semplice e profondo che è pura poesia, cioè pura vita.

L’albero di Anne, I. Cohen – Janca, M. A. C. Quarello, orecchio acerbo, ) Roma 2010, albo illustrato (tip. lutto: Shoah, dai 9 anni)

L’albero di Anne. “Nelle città di rumore e polvere io sono quello che per primo annuncia la primavera. In aprile si schiudono le gemme e con lo stesso slancio sbocciano i miei fiori e le mie foglie. Io sono un ippocastano.” Un vecchio ippocastano, nel cortile di una casa alle spalle di uno dei tanti canali di Amsterdam. Ho più di cento anni, e sotto la corteccia migliaia di ricordi. Ma è di una ragazzina – Anne il suo nome – il ricordo più vivo. Aveva tredici anni, ma non scendeva mai in cortile a giocare. La intravedevo appena, dietro il lucernario della soffitta del palazzo di fronte. Curva a scrivere fitto fitto, quando alzava gli occhi il suo sguardo spaziava l’orizzonte. A volte però si fermava sui miei rami, scintillanti di pioggia in autunno, rigogliosi di foglie e fiori in primavera. E vedevo il suo sorriso. Luminoso come uno squarcio di luce e speranza in quegli anni tetri e bui della guerra. Fino a quando, un giorno d’estate, un gruppo di soldati – grandi elmetti e mitra in pugno – la portò via. Per sempre. Dicono che sotto la mia corteccia, insieme con i ricordi, si siano intrufolati funghi e parassiti. E che forse non ce la farò. Sì, sono preoccupato per le mie foglie, per il mio tronco, per le mie radici. Ma i parassiti più pericolosi sono i tarli, i tarli della memoria. Quelli che vorrebbero intaccare, fino a negarlo, il ricordo di Anne Frank.

Non è facile piccolo scoiattolo, E. Ramòn, R. Osuna, Kalandraka, Firenze 2011, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 5 anni)

Non è facile piccolo scoiattolo. Come succede al piccolo scoiattolo del racconto, anche i bambini possono relazionarsi con la morte… E cercare delle risposte. Il distacco determinato dalla fantasia risulta fondamentale per affrontare la perdita dei più cari. Questo albo, serio e intelligente, costruisce una trama ricercando armonia e serenità nell’indagine di temi tanto difficili e complessi. Si tratta di una storia piena di tenerezza che tocca questioni inesplicabili, ma suggerisce anche spunti rassicuranti sulla continuità della vita.

Angelo, D. Macaulay, Donzelli editore, Coll. Fiabe e storie 2012, libro illustrato (tip. lutto: amico/vecchiaia, dai 7 anni)

Angelo. La teneva ancora in braccio quando giunse sulla porta di casa. «E va bene, ma solo per stanotte – borbottò -, e dormirai fuori, sul terrazzo». Quando però vide un grosso gatto affilarsi le unghie sul tetto di fronte, la riportò indietro. «Diamine, io restauro mura, mica piccioni». Continuò a brontolare mentre le preparava il letto. Baffoni bianchi sotto un nasone sporgente, e un cappellaccio calcato sulla zucca. Angelo è il mastro restauratore più esperto in città. La facciata di un’antica chiesa si sgretola? Un monumento antico si riempie di crepe? Ci pensa Angelo. Ora, per esempio, sta restaurando una chiesona nel centro di Roma, e pur essendo ormai vecchietto, passa le giornate in cima a un’impalcatura alta fino al cielo. Lassù combatte la sua battaglia quotidiana con i colombi, che s’infilano in ogni nicchia e ci lasciano piume e ramoscelli, impedendogli di stendere l’intonaco e passare lo stucco. E chi l’avrebbe mai detto, che proprio una colomba sarebbe diventata la sua migliore amica? Angelo l’ha scovata in una nicchia, ferita e incapace di volare. Sbollita la rabbia, se l’è portata a casa, l’ha medicata e protetta finché non è guarita. Le ha dato pure un nome, Silvia, e ha cominciato a portarsela sempre dietro anche la domenica, nelle sue scampagnate. Finché una mattina, quella della chiusura del cantiere, Angelo non si è più svegliato. Che ne sarà adesso di Silvia? Chi la proteggerà? Niente paura, Angelo, previdente, le ha costruito un nido di stucco in cima alla chiesa, da dove Silvia vedrà i tetti di Roma e metterà su famiglia. Poi, un giorno, tanti anni dopo, qualcuno tornerà a restaurare la chiesa e scoprirà quel nido di stucco abbandonato, con dentro qualche piuma e un vecchio cappello – quello di Angelo. Nessuno toccherà niente e il ricordo di quell’insolita amicizia resterà scolpito per sempre.

ll treno, S. Santirosi, C. Carrer, Logos, Modena 2012, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 7 anni)

ll treno. Il dialogo tenero e toccante fra un padre e una figlia, che devono imparare ad affrontare da soli il futuro, dopo la perdita della persona loro più cara, madre e compagna. Di fronte alle domande e ai dubbi della bambina, l’uomo si trova sprovvisto di risposte e sceglie la via della fiaba. 

Il grande cane nella città fantasma, B. Baldi, F. Capelli, Prìncipi & Princìpi, Faella (Ar) 2010, albo illustrato (tip. lutto: terremoto/amici, dai 7 anni)

Il grande cane nella città fantasma. Tra le macerie dell’Aquila, squassata dal terremoto, il grande cane grigio aspetta il ritorno dei padroni. Non sa che non torneranno, ma lui aspetta…

Tutta sua madre, R. Doyle, F. Blackwood, Salani Editore, Milano 2013, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 9 anni)

Tutta sua madre. Siobhán ricorda come sua madre scherzava, sente ancora le sue mani che la sollevano per aiutarla a cogliere una castagna, e come cantava. Però non ricorda più il suo viso. Avvengono incontri strani nella vita di tutti, soprattutto in quella fase magica dell’esistenza che è l’infanzia. In un parco, un giorno, una signora si siede sull’erba accanto a Siobhán. Chiacchierando, la donna le suggerisce di guardarsi bene allo specchio e le sussurra le parole giuste per far tornare il sereno sul volto della persona più amata. Una delicatissima storia illustrata sulla tristezza e la felicità, un distillato di emozioni che lascia il lettore con un sorriso. Il primo libro illustrato di Roddy Doyle, grande conoscitore dell’animo femminile, soprattutto nelle storie di famiglia. Come questa.

I Pani d’Oro della Vecchina, A. Gozzi, V. Lopiz, Topipittori, Milano 2012, albo illustrato (tip. lutto: vecchiaia, dai 7 anni)

I Pani d’Oro della Vecchina. La vecchina pensava che la Morte si fosse dimenticata di lei. Ma un giorno, verso Natale, alla porta della casa bislacca, bussa un’ospite inattesa: un’Ombra Scura che vorrebbe portarsela via. Ma, niente da fare: la sopraffina pasticcera deve preparare i dolci di Natale, che nessuno sa fare meglio di lei. L’Ombra si indispettisce, poi però ne assaggia uno, poi un altro… E si accorge di non aver mai provato niente di simile. Un’affascinante storia tzigana, riscritta da Annamaria Gozzi, esperta di fiabe, e interpretata con intensa emozione dalle illustrazioni di Violeta Lopiz.

Il Paradiso di Anna, S. Hole, Donzelli Editore, Roma 2013, albo illustrato (tip. lutto: madre, dagli 8 anni)

Il Paradiso di Anna. «Guarda Papà! c’è un buco nel cielo. Dai vieni, saltiamoci dentro!» «Dove andiamo, Anna?» «Lontano, Papà. Attraversiamo a nuoto la Fossa delle Marianne e poi voliamo oltre le galassie, fino a un posto sott’acqua dove c’è il paradiso». Inizia così il viaggio di Anna e del suo papà alla ricerca di quel posto dov’è finita la mamma, in un giorno in cui pare che nel cielo «ci sia qualcuno che manda giù chiodi che fanno tanto male», dice il papà. «Sì, ma domani potrebbe mandare giù fragole col miele», ribatte Anna, ricordando l’ottimismo della mamma che pettinandosi allo specchio le diceva sempre: «ogni cosa ha un lato nascosto». Ed è proprio quello che Anna vuole scoprire adesso: qual è l’altro lato della vita? Qual è l’altro lato del mondo? Quello dove vivono gli invisibili come la sua mamma? In un mondo finito sottosopra, Anna trascina il suo papà a nuoto tra gli uccelli e al volo in mezzo ai pesci, finché non riuscirà finalmente a strappargli un sorriso: ora Anna sa che insieme ce la faranno a sputare quei chiodi e a riassaporare le fragole.

Cuore di sarto, T. Arnal, C. Varela, Logos, Modena 2009, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dagli 8 anni)

Cuore di sarto. Un sarto sente un vuoto immenso nel petto e, siccome la vita oziosa di palazzo non è sufficiente a colmarlo, un giorno decide di scappare dalla sua gabbia dorata per intraprendere un lungo viaggio. Con grande sorpresa scoprirà che il mondo non è sempre un posto felice: povertà, calamità naturali, guerre lo attendono a ogni fermata. Al povero sarto certo non mancherà il lavoro di rammendo: ha solo aghi, filo e le sue vecchie forbici, ma dovunque arriverà saprà mettere fine alle sofferenze di chi gli sta attorno.

Jack e la Morte, T. Bowley, N. Pudalov, Logos, Modena 2013, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 6 anni)

Jack e la Morte. Passeggiando per calmare il dolore, Jack incontra la Morte. Quando capisce che sta andando a prendere sua madre, che è a casa ammalata, decide di ordire un piano per sbarazzarsi di lei. Con grande astuzia, nel corso di una serie di sfide, riesce infine a rinchiuderla in un vaso, che appende al ramo di un albero. Ma cosa succede in un mondo senza morte? Felice per la guarigione di sua madre, Jack si accorgerà presto che la realtà intorno a lui si è trasformata in un caos. In questa narrazione tratta da un racconto tradizionale britannico, Tim Bowley ci presenta la morte come parte complementare della vita, un evento da accettare serenamente perché rientra nel corso delle cose. Le illustrazioni di Natalie Pudalov creano storie parallele che accompagnano le parole: fiori rossi che crescono e appassiscono, un filo rosso che alla fine del racconto verrà reciso, un cagnolino che, fedele compagno, accompagna Jack nel suo strenuo tentativo di salvare la mamma. Una fiaba dalla struttura tradizionale per avvicinarsi al tema della morte e un libro pieno di piccoli dettagli tutti da scoprire.

Nel cimitero, M. Gubellini, Logos, Modena 2011, albo illustrato (tip. lutto: provocazioni, dai 9 anni)

Nel cimitero. «La sera prima di cena, oppure la mattina, quando il cielo deve ancora scegliersi un colore. Le ombre dei cipressi si allungano e come tappeti mi invitano a entrare.» Con queste parole Matteo Gubellini ci accompagna in una dimensione che cancella i confini tra la vita e la morte. Una passeggiata nel cimitero dove il vissuto, le storie suggerite dalle tombe prendono corpo mostrandogli un orizzonte diverso.

I piccini di Gashlycrumb o Dopo la gita, E. Gorey, Adelphi Edizioni, Milano 2013, albo illustrato (tip. lutto: provocazioni, dai 7 anni)

I piccini di Gashlycrumb o Dopo la gita. L’alfabeto più nero di Edward Gorey. E, paradossalmente, il suo libro più amato dai bambini.

Si Può, B. Masini, A. Papini, Carthusia, Milano 2014, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 9 anni)

Si Può racconta, in modo indiretto, delicato e poetico, la terribile esperienza della perdita di un familiare stretto, un lutto che stravolge la vita di un bambino e della sua famiglia… una voragine che si apre… ma che non è la fine di tutto. In collaborazione con FILE – Fondazione Italiana di Leniterapia.

Ho lasciato la mia anima al vento, R. M. Galliez, E. Puybaret, Emme Edizioni, albo illustrato (tip. lutto: nonno, dagli 8 anni)

Ho lasciato la mia anima al vento. Un magnifico album racconta con grande poesia l’addio di un nonno al nipotino. Una storia capace di commuovere adulti e bambini, una poesia ricca di immagini evocative, un grande messaggio d’amore.
Il testo, altamente poetico, racconta la morte attraverso la vita. La morte è nell’ordine delle cose, sembra dire il nonno al bambino, e bisogna soltanto saper mantenere in vita il filo che ci lega a chi ci ha lasciato, un filo fatto d’amore e di ricordi. Allora, e solo allora, l’assenza potrà diventare dolce e naturale.

La nonna addormentata, R. Parmeggiani, J. V. de Carvalho, Kalandraka, Firenze 2014, albo illustrato (tip. lutto: nonna, dai 6 anni)

La nonna addormentata. La mia nonna dorme. La mia nonna dorme tutto il giorno. La mia nonna dorme tutto il giorno, da un mese…
“La nonna addormentata” presenta con sensibilità, tenerezza e affetto, lo stretto rapporto tra un bambino e sua nonna, che si ammala. Il tono poetico del testo si unisce a semplici illustrazioni con colori soavi realizzate a matita, acquerello e pastelli. Colpisce la sottigliezza con cui Roberto Parmeggiani rievocando lasua personale memoria sentimentale-narra lo sviluppo della malattia: dalla condivisione con la nonna di tempo, letture e affetto, quando ancora la malattia non si era manifestata, passando per i primi sintomi e il letargo del sonno irreversibile che il nipote compensa standole vicino; fino ad una conclusione in forma di racconto…
João Vaz de Carvalho ricorre a splendide metafore visive per rappresentare il passaggio del tempo, la perdita , l’assenza, il ricordo. Questo racconto atemporale si svolge in una cornice familiare, distante dall’ambiente freddo e impersonale dell’ospedale e delle case di riposo. Trasmette emozione, serenità, amore. È un sincero omaggio ad una figura fondamentale per l’infanzia dell’essere umano, quella dei nonni e le nonne.

Due ali, C. Bellemo, M. Di Giorgio, Topipittori, Milano 2016, albo illustrato (tip. lutto: vecchiaia, dagli 8 anni)

Due ali. Un giorno il signor Guglielmo, sotto il pesco del suo giardino, trova due ali. Di chi saranno? si chiede. Forse di qualcuno che le ha perse o che magari le ha lasciate lì e tornerà a riprendersele. Il Signor Guglielmo, allora, si mette in cerca del loro proprietario, su e giù per la città. Le persone che incontra un po’ lo prendono in giro un po’ lo considerano matto. Finché Guglielmo una mattina, toccando le ali per la prima volta, si accorge di una cosa straordinaria. Una storia filosofica, leggera come una piuma, che dalla terra spicca il volo verso il cielo, in compagnia dall’umorismo poetico e sottile di Cristina Bellemo e Mariachiara di Giorgio.

La Madre e la Morte, A. Laiseca, N. Arispe, Logos, Modena 2016, albo illustrato (tip. lutto: figlio, dai 10 anni)

“Non bisogna mentire ai bambini; devono sapere che il mondo è spaventoso, non si può fare altrimenti. La paura aiuta a crescere non solo in letteratura, ma anche nella vita.” – Alberto Laiseca

La Madre e la Morte. In questo libro doppio, due apprezzati narratori latinoamericani – uno argentino e l’altro messicano – affrontano con coraggio e delicatezza il tema del sacrificio che una madre è disposta a compiere per opporsi a un evento tragico e irreversibile: la morte di un figlio. In La madre e la morte Alberto Laiseca rielabora un racconto poco noto di Hans Christian Andersen mostrandoci una madre che, per riprendersi il bambino sottrattole dalla Morte, attraversa fiumi, boschi e montagne senza badare a ciò di cui deve privarsi lungo il cammino. La perdita di Alberto Chimal ci parla invece di una madre che perde il figlio durante un terribile terremoto; incapace di rassegnarsi alla sua morte, prega gli dei di restituirglielo, ma questi decidono di esaudire il desiderio a modo loro. Entrambe le storie, collocate a metà strada tra la tragedia classica e la tradizione orale, ci mettono di fronte alle nostre paure più profonde per permetterci di fare i conti con l’ineluttabilità del destino e la Morte, presenza terribile e spaventosa con cui però siamo costretti a convivere, e che solo attraverso l’arte possiamo esorcizzare. A collocare i due racconti in un medesimo universo narrativo fatto di teschi, presenze inquietanti e atmosfere macabre ci pensa Nicolás Arispe con dettagliate illustrazioni in bianco e nero ricche di simbolismo, le quali propongono una lettura che va ben oltre le parole.

Frida, S. Perez, B. Lacombe, Rizzoli, Milano 2016, albo illustrato (tip. lutto: provocazioni, dai 10 anni)

Frida. “Nasco così. Sotto una pioggia d’oro che in un istante mi abbaglia. Nell’odore di ferro caldo e nei fumi che mi irritano gli occhi, il sole si alza svelando un nuovo paesaggio. Ecco la ragazza zoppa, distesa sul suolo meccanico. Capisce allora di essere soltanto una crisalide che si sventra. La vita l’abbandona mentre io mi sveglio.”

Piccole cose così importanti, P. Carnavas, Valentina Edizioni, Milano 2016, albo illustrato (tip. lutto: padre, dai 6 anni)

Piccole cose così importanti. Una tazza rotta, un cappello sgualcito e un vecchio spartito sono piccole cose… A volte però, se ci fanno pensare a una persona importante, possono essere tutto! Non bisogna dimenticare… il ricordo ci rende migliori.

Il sogno di Youssef, I. Paglia, S. M. L. Possentini, Le Piume, Camelozampa, Monselice 2020, albo illustrato (tip. lutto: bambini, dagli 6 anni)

Il sogno di Youssef. Youssef e Maryam sono amici da sempre. Ma l’arrivo della guerra li separa: Maryam deve partire con la mamma, su un barcone. Da quel giorno, Youssef disegna una caravella sul muro della sua casa. È la nave delle scoperte che, spera, lo condurrà a ritrovare Maryam. Anche se la caravella crollerà, insieme alla sua casa, sotto le bombe, il sogno di Youssef troverà il modo di avverarsi.

Perché i sogni dei bambini trovano sempre un modo per sopravvivere.

Oscar il gatto custode, C. V. Segrè, P. Domeniconi, Camelozampa, Monselice 2015, albo illustrato (tip. lutto: vecchiaia, dagli 8 anni)

Oscar il gatto custode. Oscar vive a Villa Speranza, una grande casa con tante camere circondata dagli alberi, in compagnia di molti nonni, dell’infermiera Dolores e del dottor Bonaiuto. Tra scorribande nel parco ed esplorazioni dei sotterranei, non c’è tempo per annoiarsi. Ma Oscar non è un gatto come gli altri: è un gatto custode. Oscar sa quando c’è bisogno di lui. Sa quando deve restare.

La commovente storia del gatto che accompagna i suoi amici nel loro viaggio più importante. Basato su una storia vera.

Un bacio e addio, J. Liao,  Collana LE PIUME – Camelozampa, Monselice 2017, albo illustrato (tip. lutto: genitori, dai 6 anni)

Un bacio e addio. Un bambino rimasto solo, con il suo cane, affronta il lungo viaggio in treno che lo porterà a vivere con il nonno. Non sarà un semplice viaggio nello spazio, ma anche e soprattutto un viaggio introspettivo, di crescita e cambiamento. Mentre affiorano i ricordi e, dentro e fuori dal treno, scorre un paesaggio sospeso tra realtà e fantasia, diventa possibile dare quel bacio di addio per schiudere una nuova vita.

Un albo che segna uno dei momenti più alti della produzione di Jimmy Liao, per il perfetto intreccio tra parole e immagini, la profondità delle tematiche, affrontate con lievità ma senza edulcorazioni, la forza evocativa di ogni illustrazione (con rimandi a Mondrian e alla pittura paesaggistica) e di un testo toccante e poetico.

Una splendida notte stellata, J. Liao, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2019, albo illustrato (tip. lutto: nonno, dagli 8 anni)

Una splendida notte stellata. Quando le viene a mancare il nonno tanto amato, la protagonista di questa nuova storia di Jimmy Liao si sente persa. L’immaginazione e il sogno sono la cura che sembra poter alleviare la sua solitudine. Ma la giovinezza non è fatta per la solitudine e la ragazzina finalmente incontra un amico con il quale impara a godere della pioggia, del sole, delle stelle, del piacere della scoperta. Insieme a lui vive un’estate di gioia e scopre la bellezza dell’unione. Le difficoltà familiari passano in secondo piano e la ragazzina si sente di nuovo amata anche se, purtroppo, le loro strade si divideranno… L’autore racconta la difficoltà di crescere e di comunicare attraverso una nuova storia-poesia, in cui le immagini e le parole si fondono con la bellezza e con l’arte, in un continuo gioco di rimandi.

Gina e il pesce rosso, J. Koppens, Collana Giralangolo, EDT Torino 2015, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 2 anni)

Gina e il pesce rosso. Sei animaletti abitano nello stesso bosco, sono amici e insieme fanno un sacco di cose: la scimmia, la giraffa, un coniglietto, un gatto, un topo e un cagnolino vivono ogni giorno nuove avventure, si aiutano e si divertono esprimendo attenzione reciproca, generosità, gioia.
In questa storia il pesciolino rosso di Gina non nuota più. Che strano…
Gli amici cercano di svegliarlo, ma Carlo la giraffa sa che cosa è successo: il pesciolino è morto.
Gina però non vuole dimenticarlo, e troverà un modo per poterlo ricordare.

La storia della libellula coraggiosa, C. Frugoni, Feltrinelli, Milano 2015, albo illustrato (tip. lutto: nonno, dai 6 anni)

La storia della libellula coraggiosa. Un bambino chiede alla madre perché il nonno non c’è più. La risposta è una fiaba.

C’era una volta uno stagno. E sul fondo soffice di questo stagno vivevano piccole larve di libellula. Il paesaggio in cui si muovevano era un bosco di piante acquatiche sempre in movimento, sui cui steli le larvette si dondolavano come in una culla. Ogni tanto una larva diventava un po’ più grande delle altre e veniva presa dalla voglia di salire in superficie. Le compagne la vedevano arrampicarsi su uno stelo d’erba e sparire per sempre. Questo le rendeva molto tristi ma anche molto curiose. Una piccola larva coraggiosa promise che, quando fosse stato il suo turno, sarebbe tornata sott’acqua a raccontare alle compagne la sua avventura. E il grande giorno arrivò…

Un racconto avventuroso che emoziona e consola un bambino in cerca del nonno.
Una delicata metafora del cambiamento e della perdita, raccontata dalla penna di Chiara Frugoni e dalle immagini all’acquerello di Felice Feltracco.

Nonne/i con le ali, A. Papini, Bacchilega, Imola 2018, albo illustrato (tip. lutto: nonni, dai 6 anni)

Nonne/i con le ali. Un libro sulla memoria e sul ricordo tangibile, che diventa occasione di tenerezza e di gioia. Il dolore della perdita, infatti, lascia spazio a un ricordo affettuoso, che coinvolge tutti i sensi. Le nonne e i nonni volati via stanno, allora, negli occhi di un gatto che ci guarda, nelle foglie d’autunno, nella musica che ci fa ballare, nel profumo del caffellatte.

L’ora blu, M. Scotti, A. Marinoni, Topipittori, Milano 2009, albo illustrato (tip. lutto: amanti, dai 12 anni)

L’ora blu. Tony Tanner, commerciante in francobolli, ha imparato a viaggiare con il minimo indispensabile: una valigia leggera e poco appariscente, che lo accompagni durante i suoi vagabondaggi alla ricerca di pezzi rarissimi. Un giorno, in una stazione, Tony trova su una panchina un diario dall’aspetto logoro e delicato, misteriosamente approdato al nostro tempo dal secolo XVIII. È appartenuto alla giovane, ingenua e bella Hortense che, di pagina in pagina, racconta a Tony del suo folle amore per l’affascinante, demoniaco e irresistibile conte di Saint-Germain, aristocratico stregone, alchimista, giocatore d’azzardo… Assorbito nella lettura del diario, Tony dimentica la realtà e il suo viaggio nello spazio si trasforma in un viaggio nel tempo. Alla fine della lettura, la sua vità sarà cambiata di poco, ma quel che basta per decidere di scendere a una stazione fuori programma. Un racconto venato di ironia e di sofisticati echi letterari, una trama avventurosa, filosofica e seducente firmata da un brillante studioso di letteratura, Massimo Scotti, e immaginata dal grande talento e dal segno inconfondibile del raffinatissimo Antonio Marinoni.

Le cose della vita, T. Mortier, K. Vermeire, Kite edizioni, Padova 2017, albo illustrato (tip. lutto: nonni, dai 6 anni)

Le cose della vita. La migliore amica di Maia è la sua adorata nonna. Ogni giorno passato con lei è indimenticabile. Ma tutte le cose, anche quelle che vorremmo inalterate per sempre, cambiano. Una storia su quello che resta quando tutto sembra perduto.

La volpe e la stella, C. Bickford – Smit, Salani, Milano 2021, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 6 anni)

La volpe e la stella. C’era una volta una Volpe che abitava nel profondo di una fitta foresta. Per quel che Volpe poteva ricordare, la sua unica amica era sempre stata Stella, che ogni notte illuminava i sentieri della foresta per lui. Finché una notte Stella non apparve, e Volpe dovette affrontare l’oscurità tutto solo…
Una capolavoro di grafica e illustrazione, una storia sull’amore e la perdita, una parabola che parla di vita e di nostalgia.

La volpe e la stella, C. Bickford – Smit, Salani, Milano 2021. Edizione Rossa, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 6 anni)

Il grande regalo di tasso, S. Varley, Il castoro, Milano 2018, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 5 anni)

Il grande regalo di tasso. Tasso era gentile e generoso, e tutti gli volevano bene. Ma ora non c’è più. Gli animali del bosco sono molto tristi perché sentono la sua mancanza. Ma poi iniziano a ricordare ciò che l’amico ha donato loro: a piccola Talpa, Tasso ha insegnato a usare le forbici; alla signora Coniglio, Tasso ha regalato la sua ricetta speciale per il pan di zenzero. A tutti loro Tasso ha insegnato qualcosa che non dimenticheranno mai, proprio come non dimenticheranno mai il loro amico.

Il sentiero, M. Dubuc, orecchio acerbo, Roma 2018, albo illustrato (tip. lutto: amico, dai 5 anni)

Il sentiero. La signora Tasso è anziana ma non rinuncia alla sua passeggiata domenicale in cima alla montagna, il Pan di Zucchero. Raccoglie piccoli tesori nel bosco ed è gentile con tutti. Il piccolo Lulù una mattina decide di andare con lei, anche se non ha troppa fiducia nelle sue giovani zampe. Seguendola, impara un mucchio di cose: i nomi delle piante e degli animali, ma anche a dare ascolto agli altri e al proprio cuore. Vedere il mondo dall’alto è una grande emozione, così, domenica dopo domenica, Lulù e la signora Tasso si arrampicano. Ma il tempo passa e la signora Tasso è sempre meno in forze…

Tutto il mio mondo sei tu, J. Liao, Collana LE PIUME, Camelozampa, Monselice 2018, albo illustrato (tip. lutto: animale, dai 7 anni)

Tutto il mio mondo sei tu. Il suo cagnolino non c’è più e le manca tantissimo. Lei scrive lettere che affida al vento, pregando che lui le riceva. Nei suoi sogni, la bambina sale al piano superiore dell’albergo, ora chiuso, dove vive con la famiglia. Lì, ogni notte, incontra un personaggio diverso, forse fantasmi di ospiti che in passato hanno soggiornato in quelle stanze, in un momento cruciale della loro vita. Ognuno di loro le affida la sua storia, per aiutarla nel viaggio che dovrà percorrere…

Un picture book dalla costruzione perfetta, dove le vibranti illustrazioni di Jimmy Liao si intrecciano a un testo intimo e commovente, in un continuo gioco di rimandi. Un viaggio attraverso quel mondo dei sogni che ci aiuta a vivere la vita di ogni giorno.

Bertolt, J. Goldstyn, LupoGuido, Milano 2020, albo illustrato (tip. lutto: albero/amico, dai 6 anni)

Bertolt. Questa è la storia dell’amicizia tra un bambino solitario e visto da tutti come “un diverso” e una quercia di cinquecento anni che lui chiama Bertolt. L’albero, grazie al suo ricco fogliame, in primavera diventa un nascondiglio perfetto (dove non ti vede nessuno, ma da cui vedere tutti), una casa, un labirinto, una fortezza. Ma ad una nuova primavera, Bertolt rimane spoglio. Quando muore un gatto o un uccellino, sappiamo cosa fare, ma quando succede a un albero? E, soprattutto, come evitare che Bertolt venga trasformato in legna da ardere o in un mobile o diventi stuzzicadenti?

Migranti, I. Watanabe, Logos, Modena 2020, albo illustrato (tip. lutto: migrante, dai 6 anni)

Migranti. In un bosco, di notte, un gruppo di animali si mette in viaggio con qualche valigia e pochi oggetti personali, il minimo indispensabile. Una figura solitaria e malinconica li segue da lontano, l’unica che abbia fattezze umane. Gli animali accettano la sua presenza gentile e nella segretezza della notte procedono sul loro cammino. Quando si fermano per riposarsi ripetono i gesti quotidiani di quando erano ancora a casa.

Poi l’arrivo al confine e la corsa verso una barca che li porterà ancora più lontano. La speranza che li sostiene, il pericolo che si profila. La figura solitaria è sempre con loro, pronta ad accogliere coloro che non ce la fanno tra le sue braccia benevole…

Con una forza straordinaria, le immagini di questo albo senza parole raccontano una storia che si ripete tutti i giorni: le fatiche del viaggio, i pericoli e le incertezze che milioni di persone ogni giorno sono costrette ad affrontare per inseguire la speranza di una vita migliore. Una narrazione senza eufemismi, che con estrema poesia e delicatezza vuole incoraggiarci a provare empatia e mostrare solidarietà. Guerra, frontiere, esodo, diritti umani… sono le parole che leggiamo sulla quarta di copertina, le parole che usiamo quotidianamente per parlare di migrazioni e che troppo spesso si perdono in mille discorsi e nel silenzio di chi potrebbe fare qualcosa.

In cielo, ma dove?, A. Ossorio, A. Ferarra, Uovonero, Crema 2020, albo illustrato (tip. lutto: zio, dagli 8 anni)

In cielo, ma dove? Due fratelli, un pallone, l’incontro inaspettato con un passerotto morto. La difficoltà e l’importanza di trovare le parole giuste.

Una giornata spensierata all’aperto, tra fratelli. Mentre il maggiore è intento a palleggiare, il minore incappa nel corpo senza vita di un passero. Subito la curiosità infantile inizia ad indagare, a porre domande, ad esigere risposte soddisfacenti su ciò che, per sua essenza, è inafferrabile e misterioso. Così nasce un dialogo tra fratelli che, da una parte, ha la potenza universale del mito, dall’altra serba la freschezza della lingua parlata.
La scrittrice Antonella Ossorio, accompagnata dalle illustrazioni lievi e oniriche del Premio Andersen Antonio Ferrara, affronta con onestà e delicatezza un tema complesso ma fondamentale: come parlare della morte? Come farlo con i bambini, per evitare di trasformarla in un tabù?
Come scegliere le parole adatte senza cadere in cliché e giri di parole che, invece di cercare le risposte, eludono le domande?

Piccolo sonno, A. Riccioni, F. Ballarini, LupoGuido, MIlano 2020, albo illustrato (tip. lutto: moglie/se stessi, dagli 8 anni)

Piccolo sonno. Una mattina d’estate, il signor Giuseppe si è appena seduto sulla solita panchina quando sente un fruscio tra i cespugli e il tipico soffiare dei gatti arrabbiati. Si gira e vede un grosso gatto tigrato che punta, minaccioso, un uccellino nero. Ma è solo dopo averlo salvato che Giuseppe scopre che si tratta dell’uccellino della morte, venuto a dargli la grande notizia.
La gentilezza di Giuseppe ha la forza di cambiare il suo destino, modificando l’annuncio funesto nell’occasione della vita: quella di rivedere sua moglie.
Una storia in cui amore e morte si intrecciano indissolubilmente, al confine tra sogno e realtà.

La pietra blu, J. Liao, LE PIUME, CameloZampa, Monselice 2019, albo illustrato (tip. lutto: provocazioni, dagli 8 anni)

La pietra blu. Una grande pietra blu viene scoperta nella foresta e tagliata a metà. Una delle due metà parte per un lungo viaggio: diventerà via via la statua di un elefante, una rovina sul fondo del mare, il sasso nel muro di una prigione, il ciondolo di una collana pegno d’amore… Una struggente nostalgia accompagna il suo viaggio, il bisogno di tornare a casa, di essere riunita alla sua metà nella foresta.
Con illustrazioni mozzafiato e una storia di rara forza evocativa, Jimmy Liao ha creato un picture book che parla di amore, perdita, trasformazione, nostalgia, ma anche una potente metafora sulle ferite inferte alla natura.

Un buco, Y. Frankel, Kite edizioni, Padova 2017, albo illustrato (tip. lutto: persona cara, dai 10 anni)

Un buco. A volte una persona ci lascia e il dolore che proviamo per quella perdita sembra non andarsene più, quella assenza è come un buco che ci segna per sempre. Ma con il passare del tempo, impariamo a conoscerlo: e ci torniamo per ritrovarci, per rassicurarci, per rinnovarci.

La collezione di Joey, C. Fleming, G. Dubois, orecchio acerbo,), Roma 2019, albo illustrato (tip. lutto: padre, dai 6 anni)

La collezione di Joey. Joey è un bambino dalla sconfinata capacità di immaginare. I suoi occhi vedono cose che gli altri non sanno cogliere, e ancor meno raccogliere. Lui invece raccoglie, e tanto, andando in giro con il suo carretto. Nella sua testa, le cose assumono un valore che nessun altro è in grado di capire: una cassaforte è magica, un malconcio telescopio è celeste, una piuma di pappagallo è esotica… Giorno dopo giorno, un oggetto dopo l’altro, quel bambino diventa il più grande artista del Surrealismo americano: Joseph Cornell. La collezione di Joey è la storia della sua infanzia.

Tutti i miei amici sono morti, A. Monsen, J. John, Baldini&Castoldi, Milano 2014, albo illustrato (tip. lutto: provocazioni, dai 9 anni)

Tutti i miei amici sono morti. Vi è mai capitato di ridere e piangere allo stesso tempo?

Il libro divertente più triste e il libro triste più divertente che mai leggerete.

Una graffiante raccolta di ironici dilemmi esistenziali di clown, dinosauri, zombie, pupazzi di neve, piante d’appartamento e molti altri personaggi di fronte all’inevitabile.

E se la morte fosse un bosco? G. Ventura – C. Scardicchio, H. Ghashghaei, AnimaMundi Edizioni, Otranto 2023, albo illustrato (tip. lutto: domande, dai 6 anni)

E se la morte fosse un bosco? A tutti gli adulti che non portano i bambini ai funerali, a tutti coloro che pensano che i bambini non possano “contenere” una notizia così dolorosa, e che proteggerli significa non dire, questo libro, delicatamente, senza offrire ricette né formule, ci porta davanti alla bellezza di cui ogni essere umano è capace: la ricerca.

E chi lo dice? Lo ha detto un bambino.

Piangi cuore, ma…, G. Ringtved, C. Pardi, orecchio acerbo’), Roma 2023, albo illustrato (tip. lutto: nonna, dai 7 anni)

Piangi cuore, ma… Quattro fratelli intorno a un tavolo, pieni di tristezza. La loro nonna sta male e il fatto che la Morte sia seduta lì con loro, non è un buon segno. L’unica soluzione per evitare il peggio è quella di distrarla, quella signora incappucciata, con un caffè dopo l’altro. La Morte però spiega loro, con una fiaba, che la vita senza la morte, così come il giorno senza la notte, non avrebbe alcun valore e senso. Il suo racconto li convince e lasciano che lei vada a prendersi la nonna, dicendo alla sua anima di volare via. Il vento leggero che entra dalla finestra ricorda loro, addolorati intorno al letto della nonna, che ogni volta che lo sentiranno soffiare, sarà come ricevere una sua carezza. La leggerezza necessaria per trovare consolazione.

Lei ci sarà sempre, T. Lenain, M. Gauthier, Il leone verde , Torino 2020, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 5 anni)

Lei ci sarà sempre è un commovente elogio della maternità e dei ricordi indelebili che rendono unico il legame tra madre e figlio, nato dalla poesia di Thierry Lenain e i collage di Manon Gauthier.

Per accogliermi
e tenermi al caldo,
lei c’era.
Per nutrirmi
e cullare il mio cuore,
lei c’era.
Per tenermi la mano
e guidare i miei passi,
lei c’era.

Io e il mio amico Vuoto, A. Mahdavi, M. Tahmasebi, Emme Edizioni, San Dorlingo della Valle 2023, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 7 anni)

Mortale, E. Houdart, Logos, Modena 2022, albo illustrato (tip. lutto: provocazioni, dai 12 anni)

Mortale. Tutto quello che c’è da sapere sulla morte per imparare ad apprezzare la vita!

Solitamente è il nero il colore associato alla morte. Invece questo originale albo illustrato, che affronta un argomento tanto controverso e universale, appare allegro e variopinto, come nello stile di Emmanuelle Houdart. Attraverso quattro capitoli (personaggi, luoghi, pericoli, piaceri), l’autrice si propone di avvicinare con leggerezza i bambini a un tema particolarmente delicato e alle sue implicazioni nella vita quotidiana.

Armi, diavoli, case infestate, cimiteri, malattie, catastrofi naturali, paradiso e inferno: l’argomento viene sviscerato in tutti i suoi aspetti, sia materiali sia spirituali, sfumando i confini tra realtà e immaginazione. Scegliendo di trattarla in quanto concetto invece di soffermarsi sulla perdita di una persona cara o di un animale, come nella maggioranza degli albi per l’infanzia, Emmanuelle racconta la morte con naturalezza, sdrammatizzandola, pur senza tralasciare i sentimenti contrastanti che essa suscita, dalla repulsione alla paura, dalla curiosità alla fascinazione.

I testi, che imitano ironicamente lo stile pedagogico, si accompagnano a immagini traboccanti di colori e piccoli dettagli per rispondere a molti interrogativi sul tema e suscitarne altri, mentre gli aneddoti riportati a fine pagina aprono una finestra sulle consuetudini e le credenze di altre culture e tradizioni.

Pagina dopo pagina, la morte ci farà sempre meno paura e alla fine saremo pronti ad accogliere l’invito a non preoccuparcene troppo, godendoci piuttosto quella cosa straordinaria che è la vita!

Adesso e per sempre, C. Lorenzoni, M. Somà, Kite edizioni, Padova 2023, albo illustrato (tip. lutto: madre, dai 5 anni)

Adesso e per sempre. Olivo e il suo papà si trovano d’improvviso senza la cosa per loro più importante: la mamma. Tutta la struttura delle loro vite e la bellezza che ne derivava vengono scomposte e scompaginate. Rimangono solo loro due e basta. Bisogna ricostruire, un posto nuovo in cui trovare parole inedite. Solo così si potrà ritrovare la serenità. E scoprire un modo di sentirsi in tre. Adesso e per sempre.
Una storia sulla perdita e la rielaborazione del lutto.

Nonostante tutto, G. Pilati, S. Benecino, Buk Buk, Trapani 2022, albo illustrato (tip. lutto: attentato/magistrati, dai 12 anni)

Nonostante tutto. La poesia può tutto. Nonostante il flusso degli eventi, nonostante l’accelerazione dei fatti che portano a una tragica fine, la poesia può risalire al prima, al momento in cui l’omicidio non è ancora avvenuto, e ha il potere di cristallizzare con le parole un attimo che rischia di andare perduto. Perché quando il dramma segna la fine di un’esistenza, non vogliamo che solo quello sia il carico della nostra memoria. Nonostante tutto.

Sai chi sono io?, E. Helland Larsen, M. Schneider, Edizioni  Primavera, Cervinara (AV) 2019, albo illustrato (tip. lutto: domande, dai 7 anni)

Sai chi sono io? Le guance rosee con un fiore tra i capelli. La morte cavalca una bici rosa. La morte, una bambina dagli occhi verdi in un mondo pastello, visita piccoli animali con pelliccia morbida e grandi animali con denti aguzzi. Si attarda con una gentile nonna mentre lavorano a maglia un’ultima sciarpa insieme. Vaga attraverso i dintorni di dolce bellezza e ci racconta chi è lei.
Per i genitori di bambini che affrontano la perdita di un familiare, un amico o un animale domestico, questo libro trova le parole per esprimere ciò che è spesso così difficile da spiegare. Termina con una tale sensazione di elevazione e accettazione che i lettori di qualsiasi età gireranno l’ultima pagina con un sorriso e una lacrima.
Il primo di una trilogia che affornta il delicato rapporto tra la vita e la morte.

Memento mori, C. Codina, A. Petit, BeccoGiallo, Padova 2023, albo illustrato (tip. lutto: domande, dai 7 anni)

Mamma, chi ha inventato la morte?

La vita.

Un piccolo libro delicato, filosofico e poetico sulla morte.

Cos’è la morte? Come si muore? Quanto dura la morte? Sono alcune delle domande che il bambino protagonista pone alla madre.
Un libro che ci parla della morte per ricordarci di celebrare la vita. Memento Mori è un dialogo tra un bambino e la sua mamma sul tema della morte. Il bambino, nel tragitto dalla scuola a casa, pone alla mamma una serie di domande a cui lei risponde con immagini ed esempi per cercare di affrontare con semplicità le domande su cui grandi e piccoli si interrogano da sempre.

Nella nostra società la morte è un tema spesso rimosso e dimenticato, sostituito dall’idea illusoria di crescita infinita e quindi immortalità.

Questo libro è uno strumento che affronta il tema in modo semplice e intelligente, sincero e diretto senza risultare banale o eccessivamente complesso.
“Cos’è la morte? Chi muore? Come si muore? Quanto dura la morte?”: sono alcune delle domande che nel libro il bambino pone alla madre, e che ciascuno di noi si trova ad affrontare nel corso della vita.

Arrivati all’ultima pagina, la sensazione che pervade chi legge Memento Mori è di forte vitalità: il messaggio con cui termina questo scambio di domande e risposte infatti è che sì, tutto ciò che è vivo muore, ma che prima di morire bisogna innanzitutto vivere!

Così è la morte?, A. Antinori – E. Duthie – A. J. Cantavella, Logos, Modena 2024, albo illustrato (tip. lutto: domande, dai 10 anni)

Primo libro Wonder Ponder con domande… e risposte! È nato da un progetto internazionale con il quale sono state raccolte le domande sulla morte di persone di età compresa tra i 5 e i 15 anni provenienti da tutto il mondo. Tra queste, che troverete nei risguardi del libro, ne sono state selezionate 38 a cui le autrici e l’illustratore hanno cercato di rispondere con l’intento di indagare sull’argomento e stimolare ulteriori interrogativi e riflessioni.

♥ Quando muori, i pensieri se ne vanno? ♥ Perché dobbiamo morire? ♥ Perché a volte non lasciano vedere i morti ai più piccoli della famiglia? ♥ La morte fa paura? ♥ Nel futuro esisteranno macchine per far tornare in vita le persone?

La morte è un tema strano: affascina e incuriosisce, ma allo stesso tempo ci fa sentire minacciati, ci rattrista. Un po’ come quando, guardando un film dell’orrore, chiudiamo gli occhi per non vedere ma allo stesso tempo non resistiamo alla tentazione di sbirciare di tanto in tanto. Eppure, come accade per ogni paura, parlare della morte è l’unico modo per imparare ad affrontarla.
Un libro stranamente allegro, ma anche rigoroso, per esseri mortali di tutte le età, per riflettere e interrogarsi tenendo bene a mente che non esistono risposte giuste o sbagliate!

Cosa succede con l’uso prolungato dei magici libri WONDER PONDER?
 Vi soffermerete a osservare con attenzione, perché è nei dettagli che a volte si nasconde la chiave di lettura.
• Le vostre menti si attiveranno in un senza fine di domande a cui non è detto che troviate una risposta, ma sarà divertente provarci!
• Troverete il coraggio di formulare le vostre domande e magari anche discutere e sostenere le vostre opinioni, ad alta voce! 
• Ascolterete con attenzione le persone che vi stanno accanto imparando a conoscerle e a comprendere meglio le loro ragioni, sviluppando empatia e tolleranza.

La collana Wonder Ponder si pone l’obiettivo di avvicinare i lettori di tutte le età, adulti inclusi, ai grandi interrogativi della filosofia in modo giocoso e accattivante. Le illustrazioni e le domande stimolanti offrono spunti di riflessione e discussione, incoraggiando bambini e adulti a sviluppare le facoltà di pensiero e ragionamento e a costruire una mappa visiva e concettuale dei temi affrontati. Ogni pagina di questo libro è stata concepita a partire dall’esperienza diretta dell’autrice in laboratori di filosofia con e per bambini e adulti di ogni età, in scuole di ogni ordine e grado, e grazie all’aiuto dei lettori di tutto il mondo che hanno inviato le loro domande sulla morte. Oltre a quelle selezionate per le risposte, tutte le domande ricevute nel corso del progetto sono state raccolte nei risguardi del libro per stimolare riflessioni e letture, da fare da soli o in compagnia, a casa come a scuola.

Vorrei dirti, Jean-François Sénéchal, Chiaki Okada – Giralangolo, Torino 2024, albo illustrato (tip. lutto: nonna, dai 6 anni)

Vorrei dirti. Una mattina, una giovane volpe si sveglia, prende carta e penna e inizia a scrivere una lettera. Ha appena appreso della morte della sua amata nonna, con cui aveva condiviso tante esperienze e ricordi speciali. Inizialmente incredula, la piccola volpe cerca traccia della presenza della nonna in tutti i luoghi della foresta che hanno segnato il loro rapporto: la tana in cui dividevano la merenda, la curva del fiume che avevano esplorato, il prato su cui si s erano concesse un ballo sfrenato… Presto, però, la piccola volpe si rende conto che solo accettando la scomparsa della nonna e abbracciando questo dolore, le parole giuste – proprio quelle che le vorrebbe dire – arriveranno.

Dove il mare incontra il cielo, The Fan Brothers, Gallucci, Roma 2024, albo illustrato (tip. lutto: nonno, dai 6 anni)

Dove il mare incontra il cielo. Finn ricorda bene i racconti del nonno su un posto lontano, dove il mare incontra il cielo. Un giorno decide di costruire una barca a vela per onorarne il ricordo e parte alla ricerca di quel luogo magico. Sarà un viaggio pieno di meravigliose sorprese… 

E fu sera e fu mattina, G. Berton, Balena Gobba, Mogliano Veneto (TV) 2020, albo illustrato (tip. lutto: ciclo naturale, dai 12 anni)

E fu sera e fu mattina. La notte accoglie, svela e nasconde. Ma non fatevi ingannare: non tutto è sereno e tranquillo come sembra.
Seguite il volo notturno di una falena, un viaggio surreale nell’inquietudine esistenziale di ciascuno di noi.

La scatola dei ricordi, J. Rowland, T. Baker, Paoline, Milano 2020, albo illustrato (tip. lutto: padre, dai 10 anni)

La scatola dei ricordi. Quando un bambino perde qualcuno che ama ha bisogno di affetto, consolazione, amore sostegno. Ha bisogno di ricordare… Ha paura di dimenticare colui o colei che lo ha amato. Questo meraviglioso libro aiuta gli adulti ad accompagnare i bambini nel percorso di rielaborazione di un lutto. Il simbolismo di cui la storia si avvale (il palloncino che volando si perde) permette ai bambini e agli adulti di affrontare insieme il momento difficile provocato dalla perdita di amico, di un familiare o persino di un animale domestico. La scatola dei ricordi diventa lo strumento non solo fantastico, ma anche pedagogico da utilizzare per raccogliere i ricordi e superare la paura di dimenticare chi si è amato.

Più grande di un sogno, J. Aerts, M. Tornqvist, LE PIUME Camelozampa, Monselice (PD) 2023, albo illustrato (tip. lutto: sorella, dai 10 anni)

«Andiamo?» ha chiesto mia sorella.
«Dove?» Mi sono tappato le orecchie e ho ascoltato più forte che potevo.
«A fare un giro in bici».
Io so benissimo che quando sei morto puoi fare un sacco di cose. Puoi far lasciare a metà dei discorsi e puoi far piangere le persone. Il tuo nome viene pronunciato con solennità e alla gente basta pensare a te per abbracciarsi.
Ma andare in bicicletta?

Una storia delicata, che scalda il cuore. Un fratello e una sorella che si incontrano per la prima volta, in un viaggio indimenticabile che dura il tempo di una notte.

I canti della forca, S. Bessoni, Logos, Modena 2013, albo illustrato (tip. lutto: provocazioni, dai 12 anni)

Ispirandosi liberamente alle opere di Christian Morgenstern, Stefano Bessoni dà vita a una serie di personaggi bislacchi, inventando per loro fisionomie e personalità e legando le loro esistenze in un’unica storia fra prosa e rima.

Dal patibolo si vede il mondo da una prospettiva diversa, quella dei Fratelli della Forca: assassini, ladri, truffatori, ma anche innocenti, sognatori e puri di spirito che, a forza di penzolare l’uno accanto all’altro, decidono di associarsi in una confraternita. C’è Palmström, un tipo piccoletto dall’animo sensibile, che evita di soffiarsi il naso per non offendere il suo fazzoletto; Korf, il tontolone, che non ha mai capito le teorie di Palmström ma per fedele atto d’amicizia si è impiccato insieme a lui, senza porsi troppi problemi; Pauretto, un vecchietto vestito da marinaretto che vive dentro un armadietto; il Piccolo impiccato, un bimbo solo e spaurito che penzola dal capestro da tempo immemore, assurto a giudice con il compito di decidere se i nuovi arrivati possano diventare Fratelli della Forca; il grande Lalula, smodato mangiatore di salumi, che ama vestirsi con i resti di maiali macellati e parla una lingua incomprensibile; Sophie, l’assistente del boia, dolce e ambigua confidente dei Fratelli della Forca. E poi ci sono il boia, il Pecoro Lunare, Tulemondo e Mondamicchio, gli otto allegri re, Ralf il corvo…

Canti della forca prende spunto da una serie di scritti apparentemente bislacchi e infantili dello scrittore tedesco Christian Morgenstern (Monaco di Baviera, 1871 – Merano, 1914), i cui personaggi appena abbozzati prendono vita attraverso la fantasia di Stefano Bessoni, che inventa per loro personalità e fisionomie, e sviluppa una storia originale per poterli unire tutti in un’unica vicenda. Un libero gioco, insomma, con il mirabolante popolo del patibolo creato dallo scrittore tedesco.

In fondo al libro, un codice QR permette di guardare un cortometraggio nel quale un illustratore, al lavoro su una personale trasposizione dei Canti della forca, compie un visionario viaggio tra i Fratelli della Forca attraverso una serie di animazioni in stop-motion che danno vita ad alcune delle poesie macabre di Christian Morgenstern.

Selvaggio, D. Almond, D. McKean, Edizioni BD, Milano 2009, albo illustrato (tip. lutto: padre, dai 12 anni)

Il mio piccolino, G. Zullo, Albertine, Bompiani, Firenze 2018, albo illustrato (tip. lutto: crescita, dai 10 anni)

Tu sei qui, L. Bourget, J. Conceio, Topipittori, Milano 2022, albo illustrato (tip. lutto: domande, dai 12 anni)

Tu sei qui. Un libro che fa affiorare visioni e ricordi. La materia traslucida delle pagine fa sì che le immagini appaiano e scompaiano. Le parole vengono a galla nel silenzio, suscitate dalla memoria, dall’amore e dall’assenza. Le delicate illustrazioni di Joanna Concejo guidano le parole di Laëtitia Bourget fissando un gesto, spesso un dettaglio, dando spazio per immaginare l’infinito a partire da vicino, da una certezza: “Tu sei qui”.

La foresta, T. Ott, Logos, Modena 2021, albo illustrato (tip. lutto: nonno, dai 10 anni)

La foresta. Un racconto di iniziazione senza parole, il cammino di un ragazzo che riuscirà ad affrontare una dolorosa perdita attraversando una foresta popolata da oscure e simboliche presenze.

In un giorno di dolore, un ragazzo lascia il salotto di casa, gremito di persone in lutto. Inosservato, esce dalla porta sul retro, scavalca il recinto intorno alla casa e si avvia su un sentiero che si snoda tra l’erba alta. Non c’è nessuno sulla sua strada, a parte uno spaventapasseri e gli uccelli che sfrecciano nel cielo sereno. Giunge all’imbocco di una foresta, dove si ferma per qualche momento, incerto se addentrarsi o meno in quello spazio oscuro. Deciso ad affrontare l’ignoto, avanza nel fitto degli alberi dove si insinuano i raggi del sole. Procede con cautela guardandosi intorno, ma non si lascia scoraggiare dai percorsi più difficili: di volta in volta supererà le asperità del luogo, i tratti ripidi, le discese scivolose e i tronchi caduti. A un tratto, gli appare una gigantesca creatura senza volto e dalla folta pelliccia e, atterrito, comincia a correre. Dovrà proseguire nel suo faticoso percorso, imbattersi in altre angoscianti presenze. Fino all’ultimo incontro, che gli porta invece dolcezza e consolazione. Ora può tornare a casa, ma con una nuova consapevolezza.

Lo stile cinematografico di Thomas Ott, con i suoi echi espressionisti e noir, ritorna in questa nuova opera in cui ritroviamo anche la sua tecnica d’elezione, il grattage, che consiste nell’utilizzare un pennino per graffiare strati di inchiostro nero con precisione chirurgica, dando vita a tavole che si caratterizzano per la ricchezza dei dettagli e la finezza delle espressioni dei personaggi. In queste immagini a imporsi sono soprattutto i giochi di ombre e luci che creano effetti trompe-l’œil e danno rilievo e consistenza ai particolari della foresta: l’erba, le radici, i tronchi, i rami e il fogliame degli alberi. L’artista non rinuncia al suo tipico gusto del macabro e del mistero ma, a dispetto delle apparizioni inquietanti (ciascuna delle quali rappresenta una paura da vincere e ci sfida a trovare possibili interpretazioni metaforiche), la conclusione della storia è positiva, sotto il segno dell’accettazione della perdita e di una maturazione personale.

Senza fine, Z. Deng, Carthusia, Milano 2024, albo illustrato (tip. lutto: compagno, dai 10 anni)

Senza fine. Che cosa ci succede quando una persona a noi cara viene a mancare?
Forse non tutto di lei scompare, ma qualcosa, o qualcuno, rimane in una forma diversa per continuare a stare vicino alle persone a cui vuole bene. Come? Ce lo racconta in modo poetico questo albo illustrato senza parole, vincitore del Silent Book Contest Junior 2023.

Contare le stelle, D. Almond, Mondadori, Milano 2002, narrativa adolescenti (tip. lutto: padre-sorella)

Contare le stelle. David Almond ripercorre in questa opera il filo della memoria e torna alle immagini della sua infanzia vissuta alla fine degli anni Sessanta: i segreti e i rituali di un piccolo paese perso tra colline deserte e miniere abbandonate, il ritratto di una famiglia, di una comunità, di un ragazzo che cresce e impara a raccontare.

Heike riprende a respirare, H. Schneider, Salani, Milano 2008, narrativa adolescenti (tip. lutto: madre-amica guerra)

Heike riprende a respirare. Berlino, 1945. Heike, dieci anni, vive con la madre nello scantinato della loro casa distrutta dalle bombe. Il padre è disperso, ma Heike sa che tornerà: non smette di parlarne al suo più grande amico e confidente, il grande melo che cresce nel giardino. Attorno, rovine: rovine di edifici, e rovine nelle menti e nei cuori delle persone. Tante però sembrano voler tener viva la speranza nel futuro… Non la mamma di Heike: nel suo recentissimo passato c’è una ferita inguaribile. La storia personale di una ragazzina si mescola con la storia con la S maiuscola. Alla fine di una guerra non ci sono solo le cose da ricostruire, ma anche le vite e le persone. Dopo “Stelle di cannella” e “L’albero di Goethe”, Helga Schneider riapre per il pubblico dei ragazzi le pagine del suo personale passato per raccontarlo, commuovere e far pensare: e stavolta lo fa ritornando al tema del suo primo libro, “II rogo di Berlino”, e alla dimensione collettiva della tragedia di cui è stata testimone. Una storia delicata, in punta di piedi di bambina, per raccontare una verità cattiva: nessuno sopravvive alla guerra, neppure i vivi.

Danzando nell’ombra, T. Tomlinson, Mondadori, Milano 1999, narrativa adolescenti (tip. lutto: paura della morte)

avete visto jj?, A. Cassidy, Mondadori, Milano 2005, narrativa adolescenti (tip. lutto: omicidio amica)

TREDICI, J. Asher, Mondadori, Milano 2017, narrativa adolescenti (tip. lutto: suicidio amica)

“Se mi stai ascoltando sei arrivato troppo tardi. ” Dal romanzo Tredici di Jay Asher è tratta la serie tv Netflix.

“Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi, se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori. Ve lo prometto.”

Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene ad Hannah, la ragazza di cui è innamorato dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane prima. Clay è sconvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri. Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma dall’altro, il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è troppo forte. Per tutta la notte, quindi, guidato dalla voce della ragazza, Clay ripercorre gli episodi che hanno segnato la sua vita e determinato, in un drammatico effetto valanga, la scelta di privarsene. Tredici motivi, tredici storie che coinvolgono Clay e alcuni dei suoi compagni di scuola e che, una volta ascoltati, sconvolgeranno per sempre le loro esistenze.

Controvento, A. Ferrara, Falzea Editore, Reggio Calabria 2008, narrativa adolescenti (tip. lutto: padre)

Controvento. La storia di Zelinda, una ragazza di sedici anni con un forte dolore inferiore dovuto alla perdita improvvisa del padre, di cui si ritiene responsabile e che la costringe a vivere in un flashback di ricordi. Il senso di colpa e l’assenza di dialogo con la madre la conducono all’autolesionismo, alla prostituzione e alla droga nel disperato tentativo di cancellare il dolore. Finché qualcosa cambia e una luce illumina la sua strada buia, è il sorriso di Federico, grazie al quale scopre che è arrivato il momento di fidarsi, di affidarsi ancora a qualcuno, magari rischiando di soffrire nuovamente, ma di essere felice.

L’invisibile linea d’argento, P. Zannoner, Mondadori, Milano 2009, narrativa adolescenti (tip. lutto: amico)

L’invisibile linea d’argento. Eugenio è in volo verso il Messico, lontano dall’Italia, dagli amici, dalla famiglia. Lontano dall’abisso senza ritorno in cui si è lanciato Manfredi, gettandosida un ponte in una notte di mezza luna, nella sua ennesima, assurda sfida alla vita. Il Messico di Eugenio ha il profumo della natura selvaggia, di cibi speziati, di lavoro duro e di cavalcate verso l’orizzonte, di libertà. Ha i volti di Victor, l’indecifrabile padrone dell’allevamento di cavalli, di Pilar e del suo antico amore per un rivoluzionario italiano, di Luz con la sua criniera fiera e lucente, di Rocío, la ragazza ribelle pronta a sfidarlo, a stupirlo, a innamorarsi. Eugenio è in volo verso l’Italia, chiamato a fare i conti con il proprio passato, a scoprire quale segreto si nasconde dietro il suicidio di Manfredi, a inseguire l’invisibile linea d’argento della sua vita.

Resta anche domani, G. Forman, Mondadori, Milano 2009, narrativa adolescenti (tip. lutto: famiglia)

Resta anche domani. Mia – unica sopravvissuta a un incidente d’auto nel quale hanno perso la vita i genitori e il fratellino – è in coma, ma la sua mente vede, soffre, soprattutto ricorda. La passione per il violoncello, il sogno di diventare una musicista, l’amore di un ragazzo che sta per diventare una rockstar, e la prima volta che sotto le sue mani si è sentita suonare come uno strumento. A tanta vita non si può rinunciare. Ma cosa rimane di lei, adesso, per cui valga la pena restare anche domani?

Danza sulla mia tomba, A. Chambers, Rizzoli, Milano 2014, narrativa adolescenti (tip. lutto: amico)

Danza sulla mia tomba. Strano hobby, la Morte, per un ragazzo di sedici anni come Henry. Strana convinzione, quella che l’amicizia sia una scatola di fagioli magici. Poi ci sono le sue ginocchia troppo basse, la scuola, un padre poco democratico, una madre troppo fragile. E all’improvviso arriva Barry, una barca a vela gialla al posto del classico cavallo bianco e una voglia trascinante di gustarsi la vita in ogni istante.

Tanti piccoli pezzi di me, D. Ephron, Rizzoli, Milano 2008, narrativa adolescenti (tip. lutto: padre)

* Il papà di Frannie è morto all’improvviso.

* Ma le ha lasciato un ultimo regalo.

* Un puzzle fatto a mano.

* Per perdersi e per ritrovarsi.

Da quando ha scoperto che il detersivo per lavastoviglie è un potenziale veleno, Frannie mangia solo con piatti e posate di plastica. Anche il dentifricio, la lacca, il collutorio le fanno paura perché possono uccidere, basta distrarsi un attimo. Tutto è diventato pericoloso dal giorno in cui suo papà è morto. E Frannie ha visto il suo mondo andare in pezzi. Finché un pomeriggio nello studio d’artista di suo papà trova una scatola di legno. Convinta che si tratti di un regalo per lei, la porta via, la nasconde, scopre i pezzi di un puzzle che comincia a ricomporre di notte. Dall’incastro dei tasselli emerge un mistero, l’immagine di un luogo lontano: un mondo parallelo in cui precipitare in cerca di risposte…

Tu non sei più qui, S. Gallo, San Paolo, Torino 2009, narrativa adolescenti (tip. lutto: patrigno)

Tu non sei più qui. Stefania s’innamora di un nuovo compagno di classe, ma lui è conteso e questo crea gelosie, competizioni e malumori. Agli scogli amorosi si aggiungono le difficoltà quotidiane con una prof particolarmente severa. Tutto si complica quando la malattia e il lutto irrompono prepotenti nella vita di Stefania. Non è solo il dolore a colpirla, ma anche un forte senso di responsabilità di fronte a persone più deboli di lei o più direttamente coinvolte: la mamma, la sorellastra, un’amica del cuore. Stefania cerca di affrontare la situazione con coraggio ma si ritrova a non riconoscere più chi siano i veri amici, la vera solidarietà, il vero amore: la compatiscono o la apprezzano per il suo coraggio? E lei, fa la vittima oppure la dura, è fragile o è solida? E come fare a spartire il suo dolore con gli altri? Come essere diversi, ma sempre uguali, come stare con i compagni senza sentirli banali soltanto perché sembrano più spensierati e felici? La sofferenza farà maturare Stefania; la capacità di comunicare e conoscersi in modo più profondo e consapevole la rafforzerà e le restituirà l’allegria di sempre?

La vita come viene, A-L. Bondoux, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2009, narrativa adolescenti (tip. lutto: genitori)

La vita come viene. I genitori di Maddy, seriosa ragazzina di 15 anni, e di Patty, la sua stravagante sorella maggiore, sono morti in un incidente d’auto. Patty, maggiorenne, diventa tutrice di Maddy. Il problema? Il suo senso di responsabilità , decisamente poco sviluppato!

Alla vigilia di un importante compito in classe a scuola, la piccola Maddy scopre che la sorella maggiore, che dovrebbe aiutarla a prepararsi, è incinta di un ragazzo che non ama e se ne va misteriosamente, intenzionata a non tenere il bambino. Ma la vita è più forte, e le due sorelle si ritrovano a passare l’estate nella casa di famiglia in campagna. E mentre Maddy scopre l’amore con un giovane vicino olandese, il figlio di Patty si affaccia alla vita in questa traballante situazione. Patty fugge lasciando Maddy sola col piccolo Robinson …

Muoio dalla voglia di conoscerti, A. Chambers, Rizzoli, Milano 2015, narrativa adolescenti (tip. lutto: padre/compagna)

Muoio dalla voglia di conoscerti. Che cos’hanno in comune un vecchio e un ragazzo che non si conoscono? Quando l’anziano scrittore, voce narrante di questo romanzo, incontra per la prima volta il goffo e guardingo Karl, proprio non ne ha idea. Lo scoprirà vivendo la nascita di un’amicizia a sorpresa, fatta di scambi e di silenzi, di somiglianze e differenze. Karl ha bisogno di lui perché gli scriva una lettera destinata alla ragazza del suo cuore, Fiorella. Lo scrittore ancora non lo sa, ma ha bisogno di Karl per uscire da un isolamento che rischia di ucciderlo.

Colpa delle stelle, J. Green, Rizzoli, Milano 2017, narrativa adolescenti (tip. lutto: amico)

Colpa delle stelle. Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

MINA, D. Almond, Salani, Milano 2011, narrativa adolescenti (tip. lutto: padre)

MINA. Mina la stramba, Mina indisciplinata, Mina la pazza. Mina coraggiosa, meravigliosa Mina, Mina ribelle. Di certo Mina non si può etichettare. Se ne sta sul suo albero a osservare gli uccelli, il mondo e la straordinaria vita che scorre sotto le sue gambe a penzoloni. Sa che non potrà stare per sempre lassù, che prima o poi dovrà scendere, tornare a scuola, farsi qualche amico, accettare che il suo papà sia in un luogo da cui non si può fare ritorno. Ma intanto, dall’alto del suo rifugio, Mina riflette: sui misteri del Tempo, sulla vita, sul dolore della perdita, su Dio e… sugli strudelini ai fichi! Tutto finisce nel suo diario, che è proprio questo qui, che avete fra le mani. Ma attenzione, bisogna essere pronti a incontrare Mina, bisogna essere disposti a guardare dritto nel Sole, o nella Luna, pronti a sentirsi indifesi e insieme coraggiosi, e soprattutto pronti ad accettare “la bellissima bellezza del mondo”, anche quando tutto intorno a noi sembra volerla oscurare.

Ferma così, N. LaCour, EDT-Giralangolo, Torino 2016, narrativa adolescenti (tip. lutto: amica/suicidio)

Ferma così. Caitlin è sola. Sfugge i compagni di liceo, cerca di evitare i genitori che non capiscono il suo stato di prostrazione: la sua migliore amica Ingrid si è suicidata quell’estate, e lei si sente in parte responsabile per non aver capito i suoi tormenti. Quando però Caitlin trova il diario di Ingrid le cose cominciano a cambiare e inizia un percorso di comprensione degli avvenimenti che la porterà a ritrovare serenità, nuovi amici e l’amore. Il primo anno di Caitlin senza Ingrid sarà quello del cambiamento e dell’arricchimento, della presa di coscienza della vita che l’aspetta, anche senza Ingrid.

Maionese, ketchup o latte di soia, G. Guasti, Gli Arcobaleni, Camelozampa, Monselice 2018, narrativa adolescenti (tip. lutto: genitori)

Maionese, ketchup o latte di soia. Integrarsi non è mai semplice a 12 anni, ma è ancora più complicato se assomigli a Mercoledì Addams, tuo padre di lavoro fa il guru e mangi solo cibi salutari e vegani. Appena arrivata nella nuova classe, Elianor è subito presa di mira per il suo odore, diverso da quello degli altri ragazzi. Eppure due stili di vita opposti entrano in contatto e un’insolita amicizia nasce tra Elianor e Noah, lontani all’apparenza ma uniti dalla stessa solitudine.

3300 SECONDI, F. Paronuzzi, Camelozampa, Monselice 2018, narrativa adolescenti (tip. lutto: sorella)

3300 SECONDI. Nell’arco di un’ora di lezione a scuola, si intrecciano le storie di quattro adolescenti che non si conoscono, ma vivono nello stesso momento una svolta cruciale della loro vita. In quell’ora magari si incrociano, ma ognuno è preso dai propri problemi: Leah teme le reazioni di Julie, sua compagna di classe, a cui si è dichiarata; Ilyes ricorda il suo arrivo in quel Paese, di cui non conosceva nemmeno la lingua; Océane è distrutta per ciò che le è successo la sera prima e non è in grado di sopportare il peso del suo segreto; Clément non sa come elaborare la morte della sorella.

Quel giorno, in quei 3.300 secondi, le loro vite saranno trasformate.

Il colore del sole, D. Almond, Salani, Milano 2022, narrativa adolescenti (tip. lutto: padre)

Il colore del sole. Una calda mattina d’estate, poche settimane dopo la morte di suo padre, Davie esce dalla porta di casa e si ritrova nelle strade familiari della città in cui ha sempre vissuto. Ma questo giorno apparentemente ordinario assume un’aria di mistero e tragedia quando gli abitanti apprendono che un ragazzo è stato ucciso. Nonostante la minaccia di un assassino a piede libero, Davie si allontana dalla folla e si avvia verso la collina illuminata dal sole sopra la città, dove il mondo reale e quello immaginario iniziano a confondersi intorno a lui. Mentre sale verso la collina, Davie vede cose che sembrano impossibili ma che sente assolutamente giuste, che rinnovano la sua meraviglia e lo riempiono di speranza.

Quattro sorelle. ENID, M. Ferdjoukh, Pension Lepic, Abano Terme (PD) 2021, narrativa adolescenti (tip. lutto: genitori)

Quattro sorelle. ENID. Come i Tre Moschettieri eran quattro, così anche le quattro Verdelaine sono cinque. Hanno perso i genitori da 19 mesi e 22 giorni e vivono a Vill’Hervé, una casa con qualche acciacco, affacciata sull’Atlantico, dove non mancano fantasmi, veri o presunti tali. Un romanzo familiare: le amicizie, gli amori, gli affetti e gli affanni di Enid, Hortense, Bettina, Geneviève e Charlotte. Gli intrecci di una vita quotidiana colorata dalle tinte forti di un’adolescenza ricca di sfaccettature, raccontati con uno stile vivo, intenso e scoppiettante.

Un autunno movimentato a Vill’Hervé, la casa delle Verdelaine: Enid, Hortense, Bettina, Geneviève e la maggiore Charlotte, che dalla morte dei genitori fa da tutrice alle sorelle minori, insieme a zia Lucrezia (quest’ultima, fortunatamente, a detta di tutte, in visita solo di tanto in tanto).
La casa ha bisogno di manutenzione e le cose si complicano quando una tempesta sradica il sicomoro, da tempo morto, creando ulteriori danni in giardino. Un nuovo fantasma, oltre a quelli dei genitori, si manifesta spaventando a morte le ragazze.
Enid teme per la vita del suo pipistrello, scomparso. Gli amori di Bettina si complicano con l’arrivo di un’ospite. Hortense è un po’ schiva e Geneviève ha i suoi segreti.
Conti da pagare, serate a base di film horror, rinomate pasticcerie, storie di vecchie famiglie, Halloween alle porte… insomma ad avere bisogno di “manutenzione” non è solo Vill’Hervé!

Quattro sorelleHORTENSE, M. Ferdjoukh, Pension Lepic, Abano Terme (PD) 2021, narrativa adolescenti (tip. lutto: genitori)

Quattro sorelleHORTENSE. Natale si avvicina a Vill’Hervé, Bettina vorrebbe già scorrazzare per negozi, Enid chiacchiera con il suo Gnomo dello Sciacquone, Geneviève e Charlie continuano, la prima, a tenere nascosti non si sa quali segreti, la seconda, a badare alle sorelle e cercare di far quadrare i conti di casa. Hortense, lei, scrive tutto sul suo diario segreto, anche quello che diventerà da grande: architetto, chirurgo o attrice? Intanto sulla falesia compaiono nuovi personaggi: Muguette, un po’ uova e pancetta, un po’ cacio e pepe, nuovi gatti, nuove zie… addirittura l’Abominevole Uomo delle nevi che porta in casa surgelati e sussulti ai cuori.

Quattro sorelleBETTINA, M. Ferdjoukh, Pension Lepic, Abano Terme (PD) 2022, narrativa adolescenti (tip. lutto: genitori)

Quattro sorelleBETTINA. La Primavera porta lo scompiglio tra gli abitanti di Vill’Hervé. Con lei arrivano i due cuginetti parigini, Désirée e Harry, figli dello zio pazzerellone, assieme a una scarafaggia, un granchio e qualche lombrico. E arriva Tancredi, il misterioso nuovo inquilino, che prende posto nella stanza dei genitori… e nel cuore di Charlie.
Per non parlare degli innumerevoli porri che sbucano nei posti e nei momenti più imprevisti.
Nel frattempo Enid si confida con la cugina, Hortense aspetta notizie di Muguette, Geneviève continua a sfogarsi in palestra, mentre l’amore è al centro dei desideri di Bettina, che non smette di pensare all’Abominevole Uomo delle Nevi.

Quattro sorelleGENEVIEVE, M. Ferdjoukh, Pension Lepic, Abano Terme (PD) 2022, narrativa adolescenti (tip. lutto: genitori)

Quattro sorelleGENEVIEVE. «Ciao» disse. «Geneviève è in casa?» «Dipende» disse Enid. «Vuoi la Geneviève che fa il bucato più bianco del bianco? La Geneviève che ha i lustrini argentati negli occhi quando dice “Frisbee Rikiki”? Quella che può assomigliare a Marilyn Monroe se si mette i tacchi? O mia sorella che ha sedici anni?»
Il ragazzo fece una risata che si sentiva poco ma si vedeva molto bene.
«Tutte, se possibile» rispose.»

La scuola è finita iniziano le vacanze: Enid e Hortense vanno a trovare i cugini a Parigi, dove finiranno per mettersi allegramente nei guai. Bettina parte in campeggio con le amiche, andando incontro a piccoli imbrogli e grandi sorprese. Nel frattempo a Vill’Hervé l’estate sembra scorrere tranquilla: Charlie è presa dai lavori di ristrutturazione della casa e del suo cuore, mentre Geneviève vende gelati in spiaggia. Almeno fino a quando non conosce Vigo, bello e misterioso, che sconvolge i suoi giorni con pomeriggi in barca, serate romantiche, grandi promesse e… sparizioni improvvise.

Granpà, C. Léon, Gli Arcobaleni Camelozampa, Monselice 2012, narrativa adolescenti (tip. lutto: nonno)

Granpà. John, 16 anni, vive col nonno in un ranch in Colorado. Di notte, vanno assieme a sabotare le ruspe dell’Arizona Oil Company che vuole privarli della loro terra per trasformarla in un campo petrolifero.

La grande festa, D Maraini, Rizzoli, Milano 2011, narrativa adulti (tip. lutto: varie)

La grande festa. È un linguaggio profondo e complesso quello con cui ci parlano coloro che abbiamo amato e non sono più con noi, ineffabile come il paese che abitano. I sogni e i ricordi sono il solo passaggio per questo luogo in cui le epoche della vita si confondono, “un’isola sospesa sulle acque, dai contorni sfumati e frastagliati”. In un’opera baciata da una serena compostezza, Dacia Maraini traccia un’intensa riflessione sulla morte e l’amore, e firma un libro appassionato e intimo come Bagheria. “Nel giardino dei pensieri lontani” l’autrice rievoca e incontra la sorella Yuki e il padre Fosco, Alberto Moravia, gli amori più distanti e quelli più vicini nel tempo, l’amico carissimo Pasolini e un’inedita Maria Callas. Le sue parole schiudono al lettore la verità di una vita e regalano un ritratto sincero e struggente che mescola affetti privati e pubblici, felicità e dolore.

Storia di una ladra di libri, M. Zusak, Sperling Paperbech 2013, narrativa adulti (tip. lutto: guerra)

Storia di una ladra di libri. Germania, 1939. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel scorge un oggetto seminascosto nella neve, un libriccino abbandonato o dimenticato. Liesel non ci pensa due volte e lo ruba. Comincia così la storia di una piccola ladra e del suo amore per i libri, che diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Per salvarli, è pronta a strapparli ai roghi nazisti o a sottrarli dalla biblioteca della moglie del sindaco. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel accoglie un ebreo in cantina, tutto cambia: il mondo della ragazzina diventa all’improvviso più piccolo. E, al contempo, più vasto.

La bambina che salvava i libri, M. Zusak, Pick Wick 2019

La bambina che salvava i libri. Germania, 1939. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel scorge un oggetto seminascosto nella neve, un libriccino abbandonato o dimenticato. Liesel non ci pensa due volte e lo ruba. Comincia così la storia di una piccola ladra e del suo amore per i libri, che diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Per salvarli, è pronta a strapparli ai roghi nazisti o a sottrarli dalla biblioteca della moglie del sindaco. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel accoglie un ebreo in cantina, tutto cambia: il mondo della ragazzina diventa all’improvviso più piccolo. E, al contempo, più vasto.

Parole prima del sonno, E. Berg, Longanesi, Milano 1994, narrativa adulti (tip. lutto: amica)

Parole prima del sonno. Ann e Ruth, due amiche che si sono sempre dette tutto, condividendo pensieri, paure, gioie, lacrime, risate. Nel corso degli anni erano diventate inseparabili e indispensabili l’una all’altra. Poi, d’un tratto, Ruth scopre di avere un tumore e tutto cambia. le due donne dovranno trovare nella loro amicizia il coraggio di accettare la verità, la forza di ridere ancora, la volontà di vivere fino in fondo.

Le intermittenze della morte, J. Saramago, Feltrinelli 2013, narrativa adulti (tip. lutto: varie)

«Il giorno seguente non morì nessuno. Il fatto, contrario alle norme della vita, causò un enorme turbamento.»

Un paese senza nome, 31 dicembre, scocca la mezzanotte. E arriva l’eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno muore più. La gioia è grande, la massima angoscia dell’umanità sembra sgominata per sempre. Ma non è tutto così semplice: chi sulla morte faceva affari per esempio perde la sua fonte di reddito. E cosa ne sarà della chiesa, ora che non c’è più uno spauracchio e non serve più nessuna resurrezione? I problemi, come si vede, sono tanti e complessi. Ma la morte, con fattezze di donna, segue i suoi imprendibili ragionamenti: dopo sette mesi annuncia, con una lettera scritta a mano, affidata a una busta viola e diretta ai media, che sta per riprendere il suo usuale lavoro, fedele all’impegno di rinnovamento dell’umanità che la vede da sempre protagonista. Da lì in poi le lettere viola partono con cadenza regolare e raggiungono i loro sfortunati (o fortunati?) destinatari, che tornano a morire come si conviene. Ma un violoncellista, dopo che la lettera a lui indirizzata è stata rinviata al mittente per tre volte, costringe la morte a bussare alla sua porta per consegnarla di persona.

Stabat Mater, T. Scarpa, ET Scrittori Einaudi, Torino 2023, narrativa adulti (tip. lutto: madre)

Stabat Mater. È notte, l’orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la fitta grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine più assoluta.
Ogni notte Cecilia si alza di nascosto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e più lontana, la madre che l’ha abbandonata. «Ma sono lettere, queste? A me sembrano un abbraccio che si sporge alla finestra su un cortile vuoto, sono calci e pugni dati alla cieca, per aria, in solitudine».
La musica per lei è un’abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Dall’alto del poggiolo sospeso in cui si trova relegata a suonare, pensa «Io non sono affatto sicura che la musica si innalzi, che si elevi. Io credo che la musica cada. Noi la versiamo sulle teste di chi viene ad ascoltarci». Così passa la vita all’Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell’arte eppure vivono rinchiuse, strette entro i limiti del decoro e della rigida suddivisione dei ruoli.
Ma un giorno le cose cominciano a cambiare, prima impercettibilmente, poi con forza sempre piú incontenibile, quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. È un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. Si chiama Antonio Vivaldi. Grazie al rapporto conflittuale con la sua musica, Cecilia troverà una sua strada nella vita, compiendo un gesto inaspettato di autonomia e insubordinazione. «La musica di don Antonio entra dentro i nostri occhi, impregna le nostre teste, ci fa muovere le braccia.
Il gomito e il polso del braccio destro si snodano per manovrare l’archetto, le dita della mano sinistra si piegano sulle corde. Noi siamo attraversate dalla musica dei maschi».

Piccoli suicidi tra amici, A. Paasilinna, Iperborea, Milano 2006, narrativa adulti (tip. lutto: suicidio)

Piccoli suicidi tra amici. Ci sono momenti in cui i ripetuti insuccessi, un matrimonio a rotoli, lo stress, la solitudine sembrano davvero troppo per conservare la voglia di vivere: non è meglio farla finita e andarsene da questo mondo che pare sempre meno «un luogo adatto all’uomo»? Seduto sui gradini di casa con una bottiglia di birra in mano, il direttore Onni Rellonen, imprenditore fallito, decide di dire basta a «quel suo vivacchiare privo di senso». Ma cosa succede se il fienile scelto per «il botto finale» è già occupato da un colonnello a riposo risoluto a mettere fine ai suoi giorni? Non ci saranno anche molti altri nelle stesse condizioni, con cui varrebbe la pena di spartire timori, rischi e spese, per un dignitoso suicidio collettivo? E così, caricati sulla Saetta della Morte, lussuoso pullman dotato dei più desiderabili comfort, trentatré selezionati aspiranti suicidi partono per un viaggio che li porterà da un capo all’altro dell’Europa alla ricerca del migliore strapiombo da cui lanciarsi nel vuoto. Sotto il comando del colonnello Kemppainen, frustrato da un’epoca «così profondamente pacifica», con l’assistenza di Rellonen e della fidata vicepreside Helena Puusaari, conturbante trentacinquenne dai capelli rossi con l’hobby di struggenti passeggiate nei cimiteri, la Libera Associazione Morituri Anonimi raccoglie i più disparati e folli personaggi, decisi, come il Vatanen dell’Anno della Lepre, a tagliare tutti i legami di un’esistenza che li ha delusi e maltrattati, per la libera avventura di un fatale Grand Tour, che diventerà presto il più gioioso manifesto della voglia di vivere. Dalle falesie di Capo Nord ai burroni del Furka, fino all’estrema punta dell’Algarve, tra spericolate avventure, amicizie, solidarietà e nuovi amori, la banda degli apprendisti suicidi sarà immancabilmente raggiunta dall’irriducibile nemico da cui ha tentato di fuggire: la vita. Perché «si può scherzare con la morte, ma con la vita no. Evviva!» Parola di Paasilinna.

L’invenzione della madre, M. Peano, Minimum Fax, Roma 2015, narrativa adulti (tip. lutto: madre)

L’invenzione della madre. Questa è una storia d’amore. Si tratta dell’amore più antico e più forte, forse il più puro che esista in natura: quello che unisce una madre e un figlio. Lei è malata, ha poco tempo, e lui, Mattia – sapendo che non potrà salvarla, eppure ostinandosi contro tutto e tutti – dà il via a un’avventura privatissima e universale: non sprecare nemmeno un istante. Ma in una situazione simile non è facile superare gli ostacoli della quotidianità. La provincia in cui Mattia abita, il lavoro in videoteca che manda avanti senza troppa convinzione, il rapporto con la fidanzata e con il padre: ogni aspetto della sua vita per nulla eccezionale è ridisegnato dal tempo immobile della malattia. Un rifugio sicuro sembrano essere i ricordi: provare a riavvolgere come in un film la memoria di ciò che è stato diventa un esercizio che gli permette di sopportare il presente. Ma è davvero possibile sfuggire a se stessi? 

La casa blu, M. Governi, edizioni e/o, Roma 2016, narrativa adulti (tip. lutto: suicidio assistito)

La casa blu. Un uomo senza nome decide di partire per la Svizzera e vedere come si muore in un centro per suicidi assistiti. All’interno di questo viaggio, nel dramma misterioso e oscuro di un cuore che sembra spacciato, s’inserisce il dialogo col figlio che l’accompagna. Un figlio giovane, il quale all’inizio non conosce tutti i propositi paterni; un figlio fragile eppure fortissimo; un figlio per cui quella vicinanza diventa un canto di resurrezione.

Più viva che mai, C. Bobin, Anima Mundi, Otranto 2018, narrativa adulti (tip. lutto: amica)

Più viva che mai. Mi hai fatto conoscere, perché tacerlo, il grande delirio della gelosia. Niente somiglia di più all’amore e niente gli è più contrario. Il geloso crede di testimoniare, con le sue lacrime e le sue grida, la grandezza del suo amore. Invece non fa che esprimere quella preferenza arcaica che ognuno ha per se stesso. Nella gelosia non ci sono tre persone, non ce ne sono nemmeno due, d’improvviso ce n’è una sola in preda ai sussulti della sua follia: ti amo, quindi sei legata da questa dipendenza, sei dipendente dalla mia dipendenza e mi devi accontentare in tutto e poiché non mi accontenti in tutto non mi accontenti in niente, e io ce l’ho con te per tutto e per niente, perché sono dipendente da te e perché non vorrei esserlo più, e perché vorrei che tu rispondessi a questa dipendenza. Il discorso della gelosia è inesauribile. Si nutre di se stesso e non cerca risposte, d’altronde non ne accetta nessuna – trottola, spirale, inferno. Ho conosciuto questo sentimento per quindici giorni, ma sarebbe bastata ampiamente un’ora per conoscerlo tutto. Al quindicesimo giorno l’inferno era passato, definitivamente. Per quindici giorni ho battuto i piedi nella brutta eternità delle recriminazioni: avevo l’impressione che tu sposassi il mondo intero, eccetto me. Era il fanciullo in me che strepitava e faceva valere il suo dolore come moneta di scambio. E poi ho visto che non ascoltavi quel genere di cose e ho capito che avevi ragione, profondamente ragione a non ascoltarle: il discorso della recriminazione non va ascoltato. Non c’è traccia d’amore in esso. Solo un rumore, un ripetere furioso: io, io, io. E ancora io. In capo a quei quindici giorni in un attimo si è squarciato un velo. Potrei parlare quasi di rivelazione. Ce ne fu una del resto. D’un tratto per me era lo stesso se tu sposavi il mondo intero. Quel giorno ho perduto una cosa e ne ho guadagnata un’altra. So benissimo cosa ho perduto. Ciò che ho guadagnato, non so come chiamarlo. So solo che è inesauribile. Il bambino furioso ci ha messo quindici giorni a morire. È poco tempo, lo so: in altri casi continua a regnare instancabile, per tutta la vita. Fu il tuo riso davanti alle mie recriminazioni a far precipitare le cose. È stato il genio del tuo riso che è penetrato dritto nel cuore del bambino despota, è stata la tua libertà che improvvisamente mi ha spalancato tutte le strade.  

Il mio inverno a Zerolandia, P. Predicatori, Bur Rizzoli, Milano 2012, narrativa giovani-adulti (tip. lutto: madre)

Il mio inverno a Zerolandia. Alessandra ha diciassette anni quando la madre muore dopo una lunga malattia. Rimasta sola con la nonna, torna a scuola decisa a respingere le attenzioni dei compagni che sente estranei, impegnata com’è nella manutenzione del suo dolore. Per questo cambia banco e prende posto vicino a Gabriele, detto Zero, la nullità della classe. Ma Zero è più interessante di quanto sembra. Ha un vero talento per il disegno; nella sua apparente noncuranza è attento e sensibile; è lui a soccorrere Ale sbucando inaspettato al suo fianco quando lei ha bisogno di aiuto. Piano piano un sentimento indefinibile prende forma tra le pareti della classe e la spiaggia d’inverno, grigi fondali di una storia semplice e complicata insieme: perché Alessandra è tanto lucida nel rivisitare il ricordo della madre quanto confusa nel prendere le misure di se stessa e di ciò che prova. E Gabriele è abilissimo a sparire proprio quando lei scopre di volerlo vicino. È la voce di Ale, ruvida nel dare conto del presente, dolcissima nell’evocare il passato, a raccontarci la storia di una perdita e una goffa, incerta storia d’amore. Il mio inverno a Zerolandia è tutto questo. E dimostra che la somma di due zeri non è zero, ma molto, molto di più.

Bianca come il latte rossa come il sangue, A. D’Avenia, Mondadori, Milano 2010, narrativa giovani-adulti (tip. lutto: amica)

Bianca come il latte rossa come il sangue. Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”. Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c’è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l’assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

Morti ma senza esagerare, F. Bartolomei, Edizioni e/o, Roma 2020, narrativa giovani-adulti (tip. lutto: genitori)

Morti ma senza esagerare. Vera è una trentenne che dopo aver dato l’estremo saluto ai genitori, morti in un incidente stradale, li vede riapparire al mattino come se nulla fosse accaduto.Vera è andata a casa dei genitori, si è addormentata nella sua vecchia cameretta e al mattino viene svegliata dalla madre, con il solito vassoio della colazione tra le mani, e dal padre, con il consueto sorriso amorevole sul volto. Tutto normale, a parte il fatto che i genitori erano morti quattro giorni prima.

Funerali preparati, M. Taddei – M. Rocchetti, , Quinto Quarto, Faenza 2023, narrativa illustrata (tip. lutto: varie, dai 12 anni)

Funerali preparati è un compendio di filosofia della sepoltura.

Dopo svariate esplorazioni cimiteriali, Marco Taddei e Michele Rocchetti tornano a collaborare dai tempi della Nave dei folli (Orecchio Acerbo, 2016), raccogliendo le disposizioni post mortem di personaggi di ogni genere e grado sociale, nell’ottica della “livella” sepolcrale: Uomo povero, Strega, Matto di paese, Suora, Costruttore di labirinti… Le ultime volontà riguardo alle esequie sono intervallate da una voce d’eccezione, ovvero quella del cimitero, che attraversa questo ironico e giocoso tributo al funerale, al decesso, al camposanto, raccontandoci la sua, di storia.

È una Spoon River miserabile, magica, fantasiosa e cialtrona, che graficamente gioca con la schiettezza degli spazi bianchi e con la leggerezza della grafica cimiteriale. Il bianco, il nero, il dorato e il viola sono l’infiocchettante confezione di questo strambo libretto che ricorda quella che potrebbe essere la nostra ultima casa: una bara.

A suggello della carrellata di disposizioni, un emblematico testo di Giorgio Manganelli su letteratura e morte scritto in seguito alla scomparsa di un altro gigante della letteratura mondiale Jorge Luis Borges, e un cadeau che asseconda il feticismo dei maniaci del controllo: un formulario per appuntare le nostre, di disposizioni.

I fratelli Cuordileone, A. Lindgren, I. Wikland, Salani, Milano 2020, narrativa illustrata (tip. lutto: bambino, dai 9 anni)

I fratelli Cuordileone. I due fratelli Cuordileone passano, come in una grande, fatale avventura, da una vita all’altra. Nel mondo di là c’è pace ma c’è anche, eterna, lotta tra il bene e il male; non c’è dunque riposo, ma un continuo superamento, pervaso dalla stessa mobilità della vita. E lo attua il bellissimo Jonatan Cuordileone, l’eroe medioevale dai capelli d’oro e dagli occhi di cielo, ma anche il gracile fratellino Briciola. Briciola è, come è stato Mio, l’anti-eroe che la Lindgren ama, il bambino timido e pauroso ma sensibile e giusto, che con la sua debolezza sconfigge i più forti. Quello che anche il bambino più comune vorrebbe essere: il vincitore di mostri, senz’armi, col suo solo cuore spaventato ed eroico.

Aldabra, S. Gandolfi, F. Negrin, Salani, Milano 2006, narrativa illustrata (tip. lutto: nonna, dai 9 anni)

Aldabra. «Il trucco per farla in barba alla morte è trasformarsi» dice la nonna alla nipote nella prima parte di questo romanzo. E a tutto si pensa tranne al «tipo» di trasformazione e alla sorpresa, all’allegria, allo straordinario che vi sono connessi. È stupefacente quanta profondità si celi in questo breve romanzo: la lenta trasformazione della vecchiaia, dolorosa in altri casi, diventa qui un recupero di vitalità. E il libro invita a valorizzare le infinite risorse che la fantasia ci mette a disposizione.
Sullo sfondo di una Venezia surreale e quasi sconosciuta, Silvana Gandolfi racconta il legame profondo tra una nonna e sua nipote,  per imparare ad amare la vita con libertà di cuore e pensiero.

Cipì, Mario Lodi e i suoi ragazzi, Einaudi Ragazzi 2021, narrativa illustrata (tip. lutto: animale, dai 6 anni)

Cipì. In un piccolo paese disteso nel verde e al sole, sul tetto di un palazzo alto alto, una bella mattina di primavera nasce Cipì, un passero che si dimostra subito curioso e coraggioso, impaziente di scoprire il mondo, a cominciare dal buco fondo e nero che altro non è se non il camino del palazzo. Iniziano così le avventure di questo insolito eroe, che lo porteranno a fronteggiare grandi pericoli, come il gatto, un cacciatore e il misterioso signore della notte, ma anche a conoscere la sua compagna Passerì e un gran numero di amici: passeri, farfalle, il sole, le nuvole, la pioggia… insomma, tutta la natura con l’eterno ciclo delle stagioni.

Mattia e il nonno, R. Piumini, illustrazioni di Quint Buchholz, Einaudi Ragazzi 2015, narrativa illustrata (tip. lutto: nonno, dai 9 anni)

Mattia e il nonno. “Il cielo, come sempre in questa storia, era sereno e pieno di luce”: così chiude il decimo capitolo di “Mattia e il nonno”: eppure si narra qualcosa di doloroso e decisivo, come la morte. La scommessa di speranza iniziata dall’autore ne “Lo stralisco” continua: anche qui un piccolo e un grande, scambiandosi le proporzioni, camminano insieme, parlando guardano il mondo, e giocano fino in fondo, con regole d’amore, il gioco più grande.

La tartaruga che viveva come voleva, F. Seyvos, C. Ponti, Salani, Milano 2001, narrativa illustrata (tip. lutto: amico, dai 7 anni)

L’incontro con l’amore, con il dolore e l’assenza, il desiderio di autonomia e la ricerca della felicità. E il tempo che non si ferma, ed erode impercettibilmente ogni dolore. Gemme di un incredibile realismo, in cui con tenerezza e humour si condensa il significato della piccola grande avventura che è la vita. La storia di chi fin da piccolo è indipendente e vuole vivere come fanno i grandi, che passano dal sole all’ombra e dall’ombra al sole, e alla fine si riposano sereni, guardando scorrere le acque dei fiumi.

Lo stralisco, R. Piumini, M. Cecco, EL, S. Dorligo della Valle 2015, narrativa illustrata (tip. lutto: amico, dagli 11 anni)

Lo stralisco. In Turchia vive il piccolo Madurer, a cui una grave malattia impedisce di lasciare la stanza. A mostrargli le meraviglie oltre le mura del palazzo sarà il pittore Sakumat, con cui il ragazzino stringerà un’amicizia preziosa e assoluta. Pubblicato per la prima volta nel 1987, “Lo stralisco” è l’opera con cui Piumini è diventato uno dei più apprezzati autori italiani per ragazzi. Un classico contemporaneo che ci invita a non perdere mai di vista il potere dell’amore.

La bestia d’ombra, U. Orlev, E. Luzzati, Salani, Milano 2008, narrativa illustrata (tip. lutto: guerra-padre, dagli 8 anni)

La bestia d’ombra. Non bisogna lasciarsi ingannare da quella che sembra una fiaba, se emana tanta luce e tanta ombra. La bestia del bambino che racconta non è solo la sua personale paura, ma il riflesso di una tensione che, nella terra d’Israele, continua a farsi sentire, nonostante i tentativi di pace. Lì uomini e donne, padri e madri, possono venir chiamati in ogni momento a combattere, e così molti di essi improvvisamente scompaiono. Ed è proprio perché i bambini di Israele – come quelli di tanti altri paesi in conflitto – possano riuscire ad ammaestrare la loro Bestia d’ombra fino a farsela amica, che Orlev ha scritto questa favola apparente, ricordando che l’ombra ha origine tra le stelle.

Bimbo d’ombra, B. Masini, A. Scandella, Edizioni Arka, Milano 1997, narrativa illustrata (tip. lutto: bambino, dagli 11 anni)

Bimbo d’ombra. Una malattia si è presa il piccolo Ettore e da allora in famiglia non si parla più di lui. Ma per Guido, il fratello maggiore, Ettore c’è ancora: è il bimbo d’ombra che viene a trovarlo ogni tanto e gli dice che lui starebbe bene nel mondo in cui vive se solo i genitori accettassero la sua assenza.

Polvere di stelle, S. Bordiglioni, A. Cimatoribus, Einaudi Ragazzi, S. Dorligo della Valle 2006, narrativa illustrata (tip. lutto: domande, dai 6 anni)

Polvere di stelle. Mamma, ma io dov’ero prima di nascere?” “Su una stella, piccolo mio.” “E che facevo sulla stella?” “Aspettavi.” “Che cosa aspettavo?” “Aspettavi che io e il papà ti venissimo a cercare. Aspettavi di nascere.” Una mamma cerca le parole più giuste per spiegare al suo bambino il mistero della vita.

Paola non è matta, A. Lavatelli, A. Balzola, Piemme Junior, Casale Monferrato 1994, narrativa illustrata (tip. lutto: nonno, dai 9 anni)

Paola non è matta. I compagni di scuola pensano che Paola sia matta quando le vedono parlare con il nonno… perché tutti sanno che il vecchio Achille è morto! Anche lei lo sa, ma…

Graffi sul tavolo, G. Kuijer, G. Orecchia, Salani Editore, Milano 1996, narrativa illustrata (tip. lutto: nonna, dai 9 anni)

Graffi sul tavolo. All’indomani della morte della nonna, Madelief interroga tutti coloro che l’hanno conosciuta per ricostruirne il passato. La nipotina, infatti, la ricorda come una donna severa e scolorita; ma grazie all’inchiesta prenderà forma l’immagine di una donna diversa, avventurosa, vitale, curiosa e stravagante. Cos’è che l’ha fatta tanto cambiare? Nella casetta in giardino che per lei aveva costruito il nonno, nei graffi incisi dalla nonna sul tavolo, Madelief troverà la risposta. Una risposta che farà capire moltissime cose sui sacrifici che la nonna dovette compiere.

Un’estate di quelle che non finiscono mai, J. Richter, Q. Buchholz, Salani, Milano 2006, narrativa illustrata (tip. lutto: madre, dagli 11 anni)

Un’estate di quelle che non finiscono mai. Tre amici: Anna e i due fratelli Daniel e Lukas. Questa sarà l’ultima estate della loro infanzia, perché la madre dei due ragazzi ha il cancro o, almeno, così ai fratelli è sembrato di capire perché nessuno parla loro chiaramente. È il momento di porsi delle domande, per esempio se Dio esista o meno, di decidere se cercare di sfidare la legge e il destino, scommettendo su se stessi. Un libro sul passaggio dall’infanzia a un’altra età, più controversa, in cui si affacciano le grandi domande esistenziali.

Mio nonno era un ciliegio, A. Nanetti, A. & E. Balbusso, Einaudi Ragazzi, 2009, narrativa illustrata (tip. lutto: nonni materni, dai 9 anni)

Mio nonno era un ciliegio. “Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni, due nonni di città e due nonni di campagna…”
Incomincia così questo libro che parla di un nonno straordinario e di un ciliegio, dell’oca Alfonsina e di suo marito Oreste, della nonna Teodolinda e delle sue “cose” morbide; e di un bambino, che non dimentica il nonno “matto” che si arrampicava sugli alberi e che lo ha reso tante volte felice.

Le due facce di Gerusalemme, A. Melis, P. D’Altan, Piemme Junior, Piemme 2014, narrativa illustrata (tip. lutto: guerra, dai 9 anni)

Le due facce di Gerusalemme. Fatima, una ragazza palestinese, è a Gerusalemme per una commissione. Rami, un ragazzo israeliano, sta per prendere l’autobus. Per caso si ritrovano insieme sul luogo di un attentato… Tutto avviene in un attimo: sentono un boato e precipitano sotto terra. Sotto le strade della città, nascerà un’amicizia che sembrava impossibile!

Era calendimaggio, A. Nanetti, R. Innocenti, Einaudi Ragazzi, 2004, narrativa illustrata (tip. lutto: vecchiaia, dai 12 anni)

Era calendimaggio. L’adolescenza di Dante e le donne più importanti della sua vita sullo sfondo tormentato della Firenze del Duecento. È lo stesso poeta a raccontare del primo incontro con Beatrice, di come la sognò da ragazzo cercandola nei libri e nelle storie d’amore, del dolore senza speranza per la sua morte. Ma accanto a Dante il libro dà voce anche a una piccola donna di cui nessuno parla, promessa sin da bambina a un ragazzo chiuso e sfuggente dal cognome Alighieri. È Gemma Donati, la moglie di Dante, che racconta della sua amara scoperta della vita, di quanto costi l’esilio anche a chi resta a custodire i figli e il focolare.

Alberi d’oro e d’argento, A. Melis, A.Roberti, Mondadori, Milano 2006, narrativa illustrata (tip. lutto: nonno, dai 6 anni)

Alberi d’oro e d’argento. Martino ha un nonno molto speciale. Con la magia delle parole sa trasformarlo in Visir delle Lontane Terre, Piccolo Principe delle Maree o Cavaliere dei Sette Arcobaleni. Conosce il linguaggio dei piccioni e racconta favole piene di draghi, orchi e… alberi fatati. L’ultima favola che ha inventato per Martino, infatti, parla del giorno in cui lui si trasformerà in un mandorlo e riposerà per sempre sulla collina, aspettando che il suo nipotino vada a trovarlo.

Uomo nero, verde, blu, G. G. Quarzo – A. Vivarelli, F. Testa, Einaudi Ragazzi, 1994, narrativa illustrata (tip. lutto: amico, dai 10 anni)

Un angelo di nonna, K. Henkel, F. Fiorin, Piemme Junior, Casale Monferrato 2009, narrativa illustrata (tip. lutto: nonna, dai 7 anni)

L’allodola e il cinghiale, N. Orengo, L. Meschini, Einaudi Ragazzi, S. Dorligo della Valle 2003, narrativa illustrata (tip. lutto: madre, dagli 11 anni)

Bandiera, M. Lodi, Bambini di Vho, Einaudi Ragazzi, S. Dorligo della Valle 1992, narrativa illustrata (tip. lutto: natura, dai 7 anni)

La classe dei banchi vuoti, L. Ciotti, S. M. L. Possentini, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2016, narrativa illustrata (tip. lutto: mafia/bambini, dai 10 anni)

Dante pappamolla, I. Paglia, A. Gon, Camelozampa, Monselice 2012, narrativa illustrata (tip. lutto: nonna, dai 7 anni)

Tutti i cari animaletti, U. Nilsson, E. Eriksson, Iperborea, Milano 2022, narrativa illustrata (tip. lutto: animali, dai 7 anni)

Tutti i cari animaletti. Tre piccoli amici trovano in giardino un bombo morto e decidono di fargli un funerale come si deve. Da qui l’idea: il mondo è pieno di cari animaletti morti che attendono solo qualcuno disposto a prendersene cura. In men che non si dica il terzetto mette in piedi un’efficiente e indaffaratissima agenzia funebre, raccogliendo un cliente dopo l’altro: un topolino trovato fra i cespugli, tre aringhe nel frigo della cucina, un riccio, un gallo… Ogni animaletto riceve un nome e poi un’amorevole cerimonia in una radura nascosta in mezzo al bosco, e ciascuno dei tre si specializza in un compito in base alla propria vocazione: chi scava, chi recita una poesia, chi piange a dirotto. Il loro prato segreto si riempie così di croci di legno, sassi dipinti e fiori colorati… 
Una storia curiosa e tenera, ricca di sfumature e di uno humor dissacrante. Tutti i cari animaletti affronta il più serio degli argomenti attraverso la leggerezza, la spontaneità senza filtri e la capacità che hanno i bambini di risolvere i grandi problemi con il gioco.

La casa di Pine Island, P. Horvath, V. Truttero, Camelozampa, Monselice (PD) 2022, narrativa illustrata (tip. lutto: genitori-nonna, dai 12 anni)

Se è una bambina, B. Masini, Rizzoli 2001, narrativa ragazzi (tip. lutto: guerra/madre, dagli 11 anni)

Il mio cuore e una piuma di struzzo, T. Buongiorno, Salani, Milano 2007, narrativa ragazzi (tip. lutto: padre, dagli 11 anni)

Principessa Laurentina, B. Pitzorno, Mondadori, Milano 2012, narrativa ragazzi (tip. lutto: madre, dai 12 anni)

Il mio amico pittore, L. Bojunga, Salani, Milano 2004, narrativa ragazzi (tip. lutto: amico, dagli 11 anni)

Oscar e la dama in rosa, E. E. Schmitt, Edizioni e/o 2015 , narrativa ragazzi (tip. lutto: bambino, dagli 10 anni)

Un ponte per Terabithia, K. Paterson, Mondadori, Milano 2007, narrativa ragazzi (tip. lutto: amico, dai 10 anni)

Le lacrime dell’assassino, A. L. Bondoux, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2014, narrativa ragazzi (tip. lutto: genitori, dai 12 anni)

Mi sentite?, S. R. Mignone, , Salani, Milano 2006, narrativa ragazzi (tip. lutto: bambino, dagli 8 anni)

Il giardino dei musi eterni, B. Tognolini, Salani, Milano 2017, narrativa ragazzi (tip. lutto: animali, dai 10 anni)

Il giardino dei musi eterni. Ginger, una splendida gatta Maine coon, si è appena risvegliata nel Giardino dei Musi Eterni, un tranquillo e fiorito cimitero per animali. La vita coi suoi nuovi amici spiriti trascorre felice, ma oscure minacce incombono: le lugubri ricerche dell’ambiguo Custode, misteriose sparizioni e alcuni strani peluche con sguardi quasi vivi, inquietanti…
In questo romanzo mai come prima Bruno Tognolini – due volte premio Andersen – ha raccolto e fuso mirabilmente i temi che più gli sono cari in un grande messaggio ecologico, e soprattutto spirituale: non annoiarsi mai di essere se stessi.Ginger, una splendida gatta Maine coon, si è appena risvegliata nel Giardino dei Musi Eterni, un tranquillo e fiorito cimitero per animali. La vita coi suoi nuovi amici spiriti trascorre felice, ma oscure minacce incombono: le lugubri ricerche dell’ambiguo Custode, misteriose sparizioni e alcuni strani peluche con sguardi quasi vivi, inquietanti…
In questo romanzo mai come prima Bruno Tognolini – due volte premio Andersen – ha raccolto e fuso mirabilmente i temi che più gli sono cari in un grande messaggio ecologico, e soprattutto spirituale: non annoiarsi mai di essere se stessi.

Il nonno bugiardo, A. Zei, Camelozampa, Monselice 2023, narrativa ragazzi (tip. lutto: nonna, dai 10 anni)

Al buffet con la morte, A. Toscano, La vita felice, Milano 2018, poesia adulti (tip. lutto: provocazioni)

Una biblioteca di nuvole, C. Bobin, Camelozampa, Monselice 2012, poesia adulti (tip. lutto: provocazioni)